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Il gruppo Vandelli: “Balordi allo stadio, ora basta”

1 marzo 2025 | 09:04
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Il gruppo Vandelli: “Balordi allo stadio, ora basta”

I tifosi granata dopo i fatti di sabato scorso: “Non gli permetteremo più di continuare ad agire in questo modo, non per logiche territoriali, ma per amore di Reggio Emilia”

REGGIO EMILIANon è abitudine del Gruppo Vandelli intervenire pubblicamente su fatti di cronaca della città. I gravi episodi avvenuti sabato 22 febbraio all’esterno dello stadio Città del Tricolore e nelle vie limitrofe ci inducono a farlo, a maggior ragione dopo aver letto le dichiarazioni rese dal questore e l’intervista a dir poco farneticante, raccolta da un quotidiano locale, resa dietro l’anonimato da una sedicente ragazza che, guarda caso, sarebbe cugina di due minorenni che invece non hanno avuto remore anche ad insultare pubblicamente Reggio e i suoi cittadini.

Oltre a non adeguatamente verificare, come era lecito attendersi, sia la fonte che i fatti millantati dalla sedicente ragazza, non si è nemmeno avuto l’accortezza di informare l’opinione pubblica della versione della donna ferita al volto causa la gomitata ricevuta o di quel tifoso granata che, mentre si trovava alla guida del proprio veicolo si è visto passare a pochi centimetri dal viso una grossa pietra che ha causato la rottura del vetro anteriore e posteriore del proprio mezzo.

Il Gruppo Vandelli non accetta un siffatto modo di prospettare le cose. Siamo giunti al paradosso che la parte lesa rischia, nella più assoluta solitudine, di essere additata come colei che ha reagito in modo spropositato con le relative conseguenze giudiziarie, mentre chi reiteratamente provoca e delinque oltre a godere di visibilità mediatica continua ad agire nella consapevolezza che nessuno fermerà il suo comportamento criminale frutto di evidente disagio sociale e di identità.

Quando costantemente viene leso il diritto di un qualsiasi uomo di poter passeggiare liberamente per la propria città, senza essere costretto a dovere temere per la propria incolumità, quando si assiste a continui atti di prepotenza nei confronti di nostri concittadini, spesso degenerati in violente aggressioni, quando viene danneggiata la proprietà altrui, quando dei balordi mostrano ripetutamente senza alcuna remora dei coltelli, anche davanti ad un Centro Commerciale, in totale sfregio a regole ed istituzioni, non si può ridurre tutto questo alla sola volontà da parte nostra di “difendere il territorio”, riconducendo tutto semplicemente ad una logica da stadio.

Queste sono tutte manifestazioni che evidenziano un grave problema di ordine pubblico e sociale al quale fino ad ora nessun organo istituzionale è stato in grado di dare una risposta. Tali individui quasi tutti di origine straniera, che vengono dall’opinione pubblica identificati con l’appellativo di baby gang, spadroneggiano da tempo non solo nei pressi dello stadio e nel Centro commerciale ivi presente, ma anche e soprattutto davanti alle scuole, all’interno della caserma Zucchi, in centro città, alle fermate del tram.  Si fanno forti perché agiscono in gruppo contro dei singoli individui.

Questi balordi non possono permettersi di continuare ad agire in questo modo vigliacco e violento nei confronti di noi tifosi dell’AC Reggiana 1919, o di altri pacifici cittadini in nostra presenza, perché noi siamo una comunità, una moltitudine di individui, siamo l’anima della città di Reggio Emilia e della sua provincia, siamo reggiani di nascita o di adozione, amiamo questa città e la sua gente, indipendentemente da quali possano essere le origini di ciascuno, ciò che conta e che siano persone perbene.

A questi balordi non permetteremo più di continuare ad agire in questo modo, non per logiche territoriali, ma per amore di Reggio Emilia.

Gruppo Vandelli