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Iren, Torino diventa azionista di maggioranza

7 marzo 2025 | 17:49
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Iren, Torino diventa azionista di maggioranza

Metro Holding Torino ha comprato quote per 83 milioni e ora il capoluogo piemontese è al 19,4%: potrà nominare il nuovo ad nel 2027

REGGIO EMILIA – La Metro Holding Torino Srl (MHT), controllata della Città Metropolitana di Torino, ha acquisito nuove azioni Iren per un valore di 83 milioni di euro, consolidando il capoluogo piemontese come primo azionista della multiutility. L’operazione ha portato MHT dal 2,5% al 5,6% delle quote, superando così Genova nella composizione azionaria.

Grazie all’operazione, la quota complessiva del capoluogo piemontese in Iren sale al 19,4%, sommando il 5,6% di MHT al 13,8% già detenuto da FCT Holding Spa, controllata del Comune di Torino. Genova scivola così al secondo posto con il 18,8%, seguita dal Comune di Reggio Emilia (11,65%) e da Parma (3,16%).

L’acquisto delle nuove azioni è stato gestito attraverso una procedura di Reverse Accelerated Bookbuilding, con Intesa Sanpaolo – divisione IMI Corporate & Investment nel ruolo di Global Coordinator e Joint Bookrunner. Il prezzo massimo pagato per azione è stato fissato a 2,228 eurO.

Con questa mossa strategica, il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, acquisisce il diritto di scegliere il prossimo amministratore delegato di Iren, anche se la nomina avverrà solo nel 2027. La governance della multiutility prevede infatti che il primo azionista designi l’AD, il secondo il presidente e il terzo il vicepresidente.

Nel 2021, in base a questa ripartizione, Torino indicò Luca Dal Fabbro come AD, Genova (all’epoca guidata da Marco Bucci) nominò Paolo Emilio Signorini, poi sostituito nel 2024 (quando fu travolto da una maxi inchiesta per corruzione per cui ha poi patteggiato nel dicembre scorso) da Gianluca Bufo e i soci emiliani scelsero Moris Ferretti come vicepresidente.

Dal punto di vista economico, l’operazione porterà benefici anche ai dividendi di MHT: il 24 aprile 2024, gli utili della holding raddoppieranno, passando da 470.000 euro a circa 800.000 euro. Con questa mossa strategica, Torino rafforza il suo controllo su Iren, consolidando il proprio ruolo chiave nella gestione della multiutility e nella futura definizione delle sue politiche aziendali.