
Ma Orban si sfila. Scontro sui finanziamenti per la difesa, il dossier rischia di slittare a giugno. Von der Leyen: “Giorni decisivi”
REGGIO EMILIA – L’Unione Europea ribadisce il suo “incrollabile sostegno” all’Ucraina, difendendone indipendenza, sovranità e integrità territoriale entro i confini riconosciuti a livello internazionale. Tuttavia, il premier ungherese Viktor Orban ha posto il veto, impedendo l’adozione unanime delle conclusioni del Consiglio Europeo.
Bruxelles continua a seguire la strategia della “pace attraverso la forza”, sottolineando la necessità che Kiev rafforzi le proprie capacità militari e di difesa. Nel frattempo, il Cremlino accusa l’Ucraina di mancanza di “reciprocità” nella sospensione degli attacchi alle infrastrutture energetiche e annuncia un incontro tra Vladimir Putin e Donald Trump, previsto per il 23 marzo in Arabia Saudita.
Sul fronte internazionale, il ministro degli Esteri britannico, David Lammy, ha escluso che la Russia possa avere un “diritto di veto” sull’eventuale dispiegamento di una “forza di pace” alleata in Ucraina, su richiesta di Kiev. La dichiarazione è arrivata durante un vertice militare alla periferia di Londra, dove una ventina di Paesi stanno discutendo il progetto della “Coalizione dei Volenterosi”, promosso dal premier britannico Keir Starmer.
Starmer ha sottolineato che l’incontro serve a trasformare il piano da semplice annuncio politico a una vera e propria strategia operativa. Il premier ha ribadito la volontà di supportare Kiev, dopo aver visitato una base di sottomarini nucleari britannici.