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Mafie, chiesto il rinvio a giudizio per ex sindaci di Brescello

4 marzo 2025 | 17:57
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Mafie, chiesto il rinvio a giudizio per ex sindaci di Brescello

Giuseppe Vezzani e Marcello Coffrini sono accusati dalla Dda di Bologna di concorso esterno in associazione mafiosa

REGGIO EMILIA – La pm della Direzione distrettuale antimafia Beatrice Ronchi oggi ha chiesto al gup di Bologna Roberta Malavasi, in udienza preliminare, il rinvio a giudizio per gli ex sindaci di Brescello Giuseppe Vezzani – eletto due volte, dal 2004 al 2014 – e Marcello Coffrini, che di Vezzani era l’assessore all’Urbanistica e che poi ricoprì la carica di primo cittadino fino allo scioglimento del Comune reggiano per infiltrazioni mafiose nel 2016.

Entrambi sono accusati di concorso esterno in associazione mafiosa in un procedimento che vede imputate altre 10 persone, e a quanto si apprende sarebbero gli unici imputati che hanno optato per il rito ordinario, mentre gli altri 10, le cui posizioni dovrebbero essere discusse nell’udienza fissata per martedì prossimo, avrebbero scelto il rito abbreviato o il patteggiamento.

Secondo la ricostruzione dell’accusa, Vezzani e Coffrini avrebbero contribuito – pur senza farne parte – alla realizzazione degli obiettivi e al rafforzamento della cosca di ‘ndrangheta che operava nel paese. I reati contestati sono in larga parte quelli contenuti anche nella relazione della commissione d’indagine prefettizia, che portò poi a sciogliere la Giunta.

Si parla di permessi di costruzione rilasciati senza la necessaria documentazione, di lavori affidati in modo illegittimo, di abusi edilizi tollerati e di alloggi di edilizia residenziale assegnati a parenti degli esponenti della cosca senza che ne avessero diritto.

Nell’udienza odierna, che si è conclusa nel pomeriggio, Coffrini si è sottoposto a un lungo interrogatorio, nel quale si è difeso rivendicando la correttezza del proprio operato. Tra gli altri imputati ci sono Salvatore Grande Aracri, già condannato per associazione mafiosa, e la sorella Rosita Grande Aracri, che già nella scorsa udienza aveva fatto sapere di voler essere processata con rito abbreviato.