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Piazza antifascista con 155 realtà domenica 30 marzo

27 marzo 2025 | 17:25
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Piazza antifascista con 155 realtà domenica 30 marzo

All’appello dell’Anpi contro la manifestazione dei “patrioti” hanno risposto tutti e 42 i Comuni

REGGIO EMILIA – Sono in tutto 155 le realtà che domenica 30 marzo sfileranno a Reggio Emilia nella manifestazione antifascista organizzata in risposta a quella dei movimenti di destra della “rete dei patrioti”. Tra i soggetti che hanno risposto all’appello dei promotori (le associazioni partigiane reggiane, Comune, Provincia, Cgil, Cisl e Uil, Libera, Arci, Auser, Anteas, Casa Cervi e Istitituto storico della Resistenza di Reggio) ci sono anche le amministrazioni comunali del territorio – 42 – al completo.

La manifestazione, parallela a quella degli spazi sociali reggiani che vedrà il supporto da Bologna di Labas e Tpo, prevede in particolare il concentramento in viale Monte Grappa alle 16.30 con partenza alle 17, per arrivare intorno alle 18 in piazza della Vittoria passando per via Emilia, piazza Gioberti, via Mazzini e Corso Cairoli. Il tragitto sarà accompagnato da una banda di quartiere. Nel punto di arrivo sarà collocata una corona di fiori sul monumento alla Resistenza e ci saranno alcuni interventi tra cui quelli del sindaco Marco Massari e di una donna in rappresentanza delle associazioni aderenti. A seguire una pièce teatrale dell’antifascismo dell’attrice Elisa Lolli.

Vogliamo una manifestazione che sia colorata e gioiosa, oltre che pacifica”, spiega il presidente dell’Anpi reggiano Ermete Fiaccadori. Per questo “sono da accogliere tutti i simboli e le bandiere”. Per il sindaco Massari “sarà una manifestazione identitaria basata sui valori democratici e costituzionali dell’antifascismo e della lotta al razzismo e alle discriminazioni”. Aggiunge il sindaco: la “parola d’ordine sarà quella di un corteo pacifico e non violento, ma siamo preoccupati per i patrioti”. Perché “portare una manifestazione in una zona delicata come la stazione è una provocazione, da parte di neofascisti mascherati”.

Tuttavia, conclude Massari, “sono sicuro che la città saprà respingere questa provocazione”. Cristian Sesana, segretario della Cgil provinciale, sottolinea: “Non sarà una piazza di partito ma che si rifà alla Costituzione e quindi, per sua natura, democratica e inclusiva”. Non “accettiamo la denigrazione della cultura e dell’identità democratica di Reggio Emilia, città Medaglia d’oro della Resistenza, valori di cui siamo orgogliosi”, conclude Rosamaria Papaleo, segretaria della Cisl Emilia Centrale.