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“Riarmo, Pd spaccato al Parlamento europeo: che confusione”

13 marzo 2025 | 15:35
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“Riarmo, Pd spaccato al Parlamento europeo: che confusione”

Lettera aperta al segretario provinciale Massimo Gazza di Alberto Bigi, membro della direzione cittadina dei Dem: “Mi autosospendo, serve un confronto”

Lettera aperta al segretario del PD di Reggio Emilia Massimo Gazza.

REGGIO EMILIA Al Parlamento Europeo, guidato dal presidente Bonaccini, mezzo gruppo Pd ha votato per il riarmo sostanzialmente “ordinato con urgenza” dalla signora Von der Layen.  L’altra metà ha votato diversamente ed ha seguito la posizione astensionista della propria segretaria Elly Schlein.

Alcune interpretazioni (non so se più fantasiose o più miopi) intenderebbero attribuire nientepopodimeno che una valenza positiva a quanto accaduto. Si vorrebbe forse far passare per sana dialettica interna ed esemplare esercizio di pluralismo un plateale e plastico esercizio di sfiducia alla propria leader esibito sullo scenario internazionale?

Non lo so. Molti di noi hanno le idee confuse. Il momento è terribilmente complesso. In attesa che il nostro partito decida in primis cosa è oggi, ma non secondariamente dove vuole andare, mi prendo io una salutare pausa di riflessione. Mi autosospendo dunque dalla direzione cittadina del Pd di Reggio Emilia, certo di fare cosa utile a me stesso e non di meno al partito cui appartengo.

Partito cui consiglio modestamente con queste mie valutazioni di fare la stessa cosa, possibilmente riflettendo e confrontandosi maggiormente e se serve anche “spietatamente”, in ogni sede utile. Tutto ciò per evitare di esporsi ulteriormente, come sta accadendo ora, alle peggiori figure della sua già sufficientemente tribolata vicenda.

Continuo a ritenermi per formazione, storia personale e percorso politico un sostenitore del progetto originario del Pd. Dove sia finito oggi, quel progetto, fatico a capirlo.

Il fatto che anche chi come me dai tempi dell’Ulivo ha sempre militato in prima fila per l’Europeismo e per la ricerca di una sintesi moderna tra culture riformiste senta la necessità di una pausa di riflessione, confido serva nel suo piccolo da ulteriore stimolo ad un confronto che non sia, come appare oggi in diverse sedi, più che altro un’infinita e sterile partita a scacchi tra correnti per la spartizione del potere residuo nel partito e fuori da esso. Un abbraccio.

Alberto Bigi