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Sassuolo-Reggiana, tra campo e protesta il giorno del derby

29 marzo 2025 | 09:39
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Sassuolo-Reggiana, tra campo e protesta il giorno del derby

Oggi il ritrovo degli ultras granata, alle 15.30, nel parcheggio Inps. Poi andranno sotto la Sud per protestare contro lo sfratto

REGGIO EMILIA – Oggi è il giorno di Sassuolo-Reggiana, una partita che ha fatto discutere per settimane e che, da domani, entrerà nella storia. Tuttavia, la polemica sull’assegnazione delle curve e la frattura tra la tifoseria granata e la società neroverde non si spegneranno così facilmente.

Mentre in campo la Reggiana tenterà l’impresa contro la capolista davanti a un pubblico ridotto ai minimi termini – appena 430 biglietti concessi agli ospiti, di cui solo 44 in Curva Nord – fuori dallo stadio Città del Tricolore andrà in scena un’altra partita: quella della protesta.

I gruppi organizzati della tifoseria granata, Teste Quadre e Gruppo Vandelli, hanno annunciato un corteo che partirà alle 15:30 dal parcheggio Inps di via della Previdenza Sociale, per poi percorrere via Gramsci e concludersi sotto la Curva Sud, destinata ai tifosi neroverdi.

Nel comunicato diffuso ieri, i gruppi invitano “tutti i reggiani orgogliosi di esserlo” a partecipare alla manifestazione per protestare contro una gestione della partita che, a loro dire, penalizza la città e il senso di appartenenza dei tifosi granata.

Se i tifosi della Reggiana non entreranno allo stadio per protesta, anche gli ultras del Sassuolo manifesteranno il loro dissenso, ribadendo il proprio rifiuto di considerare Reggio Emilia come la loro casa.

Gli organizzatori del corteo granata assicurano che la protesta sarà pacifica, con l’obiettivo di far sentire la propria voce nei confronti della società neroverde e in particolare dell’amministratore delegato Giovanni Carnevali, ritenuto il responsabile della mancata inversione delle curve. Tuttavia, non si escludono momenti di tensione, come accaduto di recente a Cadelbosco.

I tifosi della Reggiana hanno deciso di rimanere sotto la Curva Sud per tutta la durata della partita, seguendo il match dagli aggiornamenti sui telefoni. Una rinuncia sofferta, considerando anche il delicato momento della stagione, ma vista come un segnale forte nei confronti della società avversaria.