Scontro baby gang-ultras, Italia Viva: “Massari poco tempestivo”

Maura Manghi e Vania Toni: “Il primo cittadino, con delega alla sicurezza, ci ha messo una settimana a intervenire”
REGGIO EMILIA – La criminalità giovanile in Italia ha registrato un aumento del 15% negli ultimi dieci anni, con un incremento di episodi di violenza attribuiti a baby gang. Con il termine “baby gang“ si definisce una banda di giovanissimi che si rende responsabile di azioni di microcriminalità, azioni e attività illegali che richiedono un’attenta analisi e una risposta strategica da parte delle autorità competenti.
Si tratta ovviamente di una sfida complessa per le istituzioni e le comunità, che si trovano ad avere a che fare con manifestazioni di violenza che risiedono in contesti di disagio. Il disagio giovanile, da dove nasce e tutto quello che ne segue, merita una riflessione ampia e approfondita che non riteniamo di dovere affrontare ora e in questo contesto.
Non possiamo però rimanere indifferenti e silenziose di fronte a quanto è accaduto all’esterno dello Stadio Città del Tricolore dopo la partita Reggiana-Carrarese e, a maggior ragione, dopo che si è dovuto aspettare una settimana per avere una dichiarazione del sindaco Massaricon delega alla sicurezza urbana.
Dichiarazione che sembra essere arrivata “sine festinatione” (senza fretta, ndr) e solo perché il Gruppo Vandelli, storico è pacifico gruppo di tifosi della squadra di calcio cittadina, uomini e donne sempre pronti ad attivarsi per aiutare la comunità in operazioni benefiche, stanco ed esasperato di essere oggetto di attacchi premeditati da parte di gruppi di ragazzini violenti, dopo l’ennesimo e noto fatto che purtroppo ha visto coinvolta anche una signora che si trovava al centro commerciale, ha deciso di rendere pubblico il proprio malessere e indignazione per una situazione che non è più tollerabile.
Ci saremmo aspettate una tempestiva dichiarazione da parte dell’assessora allo sport Stefania Bondavalli e del sindaco Massari all’indomani del post partita, ma così non è andata. Sicuramente mai come prima d’ora le città italiane risultano segnate dalla presenza di baby gang ma, proprio per questo motivo, occorre esserci ed esserci nell’immediato perché il silenzio di chi è al governo della città risulta ancora più “rumoroso”.
Ovviamente i problemi di ordine pubblico vanno gestiti dalle forze dell’ordine. Forze dell’ordine che non possono sottovalutare le continue provocazioni non solo contro i tifosi, ma anche contro cittadini e passanti. Fare finta che il problema non esista o ridurlo solo ad una vicenda di disagio giovanile rischia inoltre di suscitare reazioni ulteriori.
Maggiore controllo del territorio, dispersione dei gruppi già conosciuti e che da tempo sono fonte di preoccupazione, un rapporto più stretto con scuole e famiglie. Certo non risolviamo il problema ma almeno iniziamo ad affrontarlo. Fra un paio di settimane la Reggiana tornerà a giocare in città. Aspettiamo proposte concrete e non chiacchiere.
Maura Manghi e Vania Toni, Italia Viva Reggio Emilia