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Scuola di Marmirolo, le reazioni politiche

1 marzo 2025 | 15:13
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Scuola di Marmirolo, le reazioni politiche

Azione chiede “un intervento concreto della giunta”, mentre Lista civica per Reggio propone “un progetto sociale per incentivare natalità e integrazione”

REGGIO EMILIA – La protesta dei genitori dei bambini iscritti alla classe prima della scuola primaria di Marmirolo, scaturita dal mancato raggiungimento del numero minimo di iscritti (15 alunni), ha acceso un dibattito politico e sociale che coinvolge direttamente le istituzioni locali e la comunità scolastica.

La grave crisi demografica del nostro Paese impone riflessioni concrete su come affrontare situazioni analoghe in futuro. Secondo Azione Reggio Emilia, “la responsabilità di trovare soluzioni non può ricadere unicamente sul governo nazionale, accusato di non fornire le risorse necessarie”. Tuttavia, il partito sottolinea come l’amministrazione comunale “abbia il dovere di distinguersi e agire con gli strumenti a sua disposizione”. Azione “condivide le preoccupazioni espresse dal circolo PD Reggio 6, ma critica la scelta di limitarsi a un appello pubblico senza un’azione concreta, evidenziando che il PD detiene la maggioranza consiliare e dispone quindi della capacità di intervento diretto”.

“Il Comune deve farsi carico del problema al meglio delle proprie possibilità e prepararsi per non farsi trovare impreparato in futuro”, sottolinea Azione, chiamando la Giunta e il PD a un impegno più incisivo.

Anche Giovanni Tarquini, capogruppo di Lista civica per Reggio esprime la necessità di un cambiamento di prospettiva. Secondo Tarquini, la scuola pubblica “deve continuare a essere il centro della comunità cittadina e il luogo privilegiato per la formazione ed educazione dei bambini. Il calo delle nascite è un problema strutturale che, se non affrontato adeguatamente, rischia di compromettere il futuro del sistema sociale ed economico del Paese. La lista civica propone un’inversione di tendenza attraverso un progetto sociale che coinvolga imprese, famiglie e istituzioni locali. Tra le soluzioni suggerite vi sono incentivi per i giovani affinché costruiscano una famiglia e restino nel territorio, evitando lo spopolamento”.

Un punto centrale dell’analisi della lista civica riguarda l’integrazione degli immigrati: “L’obiettivo dovrebbe essere quello di favorire il loro inserimento nella comunità locale attraverso l’apprendimento della lingua italiana e l’adesione ai valori e alle tradizioni del territorio. La proposta si concentra anche sulla situazione delle scuole del centro storico, suggerendo un monitoraggio delle iscrizioni per evitare che l’abbandono del centro da parte delle famiglie crei ulteriori difficoltà nel sistema scolastico locale”.

Infine, entrambe le forze politiche convergono sulla necessità di un sostegno economico più incisivo alle famiglie, attraverso aiuti concreti e sgravi fiscali, per garantire la stabilità delle nuove generazioni e incentivare la natalità. La questione della scuola di Marmirolo, dunque, si inserisce in un quadro più ampio che chiama in causa scelte politiche di lungo termine e una maggiore responsabilizzazione delle istituzioni locali.