
Il sindacato di via Roma: “Dalla Cisl solo accuse e mezze verità”
REGGIO EMILIA – Volano gli stracci tra la Filt-Cgil e la Fit-Cisl di Reggio Emilia. Ad innesacare la querelle le dichiarazioni del segretario di quest’ultima, Gaetano Capozza, a proposito dei rapporti sindacali in Seta. Capozza ha infatti definito la categoria della Cgil “la stampella dell’azienda” e “mendicanti con il piattino in mano”. Parole a cui il sindacato di via Roma, “dopo giorni di profonda riflessione”, ribatte esprimendo “tutta la propria amarezza”.
La Filt parla di “affermazioni offensive per la nostra organizzazione, sia nelle forme sia nei termini usati”, chiedendosi poi “come mai ci tocca leggere simili contenuti mentre la Fit ha sottoscritto con noi negli ultimi anni diversi accordi?”. In particolare Federico Leoni e Giuseppe Ranuccio, segretario e funzionario della Filt, ricordano e intese “sulla maggiorazione dello straordinario, sul traino, sulla maggiorazione dei ticket e sulle modalità di confluenza contrattuale e di accordo unico”.
Per quanto riguarda poi la rappresentanza sindacale, “la Fit-Cisl, a seguito di un questionario anonimo e senza alcuna ufficialità, sostiene di essere portavoce della stragrande maggioranza degli autisti Seta”, continua la Filt. Ma allora “perché si sottrae alla nostra richiesta di procedere alla votazione delle Rappresentanza sindacali unitarie? (Rsu) Forse temono l’esito del voto democratico dei lavoratori liberi di scegliere la propria rappresentanza?”.
Leoni e Ranuccio ricordano infine il parere positivo della Cisl sulla legge Finanziaria del Governo “che prevede solo briciole per il trasporto pubblico locale”. Insomma, “le mezze verità e le accuse a mezzo stampa fatte per conquistare qualche iscritto in più, nonché la mancata elezione delle Rsu, sanciscono la volontà della Fit Cisl di non voler costruire alcuna azione unitaria sindacale, nè nel campo del Tpl nè in quello della logistica. volontà di cui non possiamo che prendere atto”, concludono dalla Filt Cgil.