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Stazione, rapinato e sequestrato: notte da incubo per un giovane

27 marzo 2025 | 09:21
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Stazione, rapinato e sequestrato: notte da incubo per un giovane

Nicola Bartoli, 24 anni, studente fuori sede, è stato picchiato e costretto a cercare un bancomat da un gruppo di immigrati: fermato un tunisino

REGGIO EMILIA – Nottata da incubo, fra domenica e lunedì, per un 24enne recanatese che è stato picchiato, minacciato con un coltello, sequestrato per mezz’ora e costretto a girare per il centro storico per trovare un bancomat e dare soldi ad alcuni extracomunitari che lo avevano iniziato ad importunare in via Eritrea dopo che era uscito della stazione di piazzale Marconi.

Gli agenti della squadra mobile hanno eseguito un fermo nei confronti di un 20enne di origine tunisina, accusato di rapina aggravata nella notte tra domenica 23 e lunedì 24 marzo. Tutto è iniziato quando Nicola Bartoli, studente fuori sede ad Unimore, ha sporto denuncia alla questura. Ha raccontato che, mentre rientrava a casa intorno all’1, è stato avvicinato da un gruppo di ragazzi di origine straniera che gli hanno chiesto informazioni.

Dopo pochi istanti, uno di loro ha estratto un coltello, minacciandolo e intimandogli di consegnare denaro e oggetti di valore. Non avendo con sé contanti, la vittima è stata costretta ad acquistare tabacco per 50 euro presso un distributore automatico e successivamente a prelevare 550 euro da un bancomat. Non soddisfatti, i rapinatori gli hanno sottratto anche il giubbotto e un orecchino.

Gli investigatori della Squadra Mobile sono intervenuti immediatamente, analizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona. Le registrazioni hanno confermato la versione della vittima e permesso di identificare uno degli aggressori: un 20enne tunisino già noto alle forze dell’ordine per reati contro la persona, il patrimonio e in materia di stupefacenti.

Grazie a un’indagine lampo, il sospettato è stato rintracciato la mattina seguente dagli agenti della Squadra Volanti, durante un controllo sul territorio. Il giovane indossava ancora gli stessi vestiti della notte della rapina, dettaglio che ha rafforzato gli elementi a suo carico.

Ora si trova in carcere in attesa dell’udienza di convalida.