Economia |
Economia
/

Unipol Rental, lunedì e martedì di nuovo sciopero

28 marzo 2025 | 17:36
Share0
Unipol Rental, lunedì e martedì di nuovo sciopero

Per la mancanza di confronto sul contratto integrativo e la scelta aziendale di non utilizzare più, già da gennaio, lo strumento dello smart working

REGGIO EMILIA – Saranno nuovamente in sciopero nelle giornate di lunedì 31 marzo e martedì 1° aprile le lavoratrici ed i lavoratori della UnipolRental, in protesta a causa della mancanza di confronto sul contratto integrativo e per la scelta aziendale di non utilizzare più, già dallo scorso gennaio, lo strumento dello smart working.

Lo fanno sapere Filcams Cgil e Uiltucs Uil provinciali che saranno in presidio con i lavoratori lunedì 31 davanti gli uffici di Viale Isonzo 13/a dalle 9,30 alle 12 e martedì 1°aprile davanti la sede legale di Via G. Vico 10/c con inizio alle 9,30 e chiusura alle 12.

Le mobilitazioni saranno estese a tutto il territorio nazionale e si prevedono dei presidi in sciopero in altre province italiane dove è presente UnipolRental

“Queste giornate di sciopero – spiegano Francesco Putortì della Filcams Cgil ed Eleonora Tatulli della Uiltucs -Uil – seguono quelle già effettuate a dicembre e febbraio e rientrano in un pacchetto di 40 ore per protestare contro l’atteggiamento aziendale di totale chiusura sul contratto aziendale e contro la scelta unilaterale dell’azienda di emanare, dopo la rottura del tavolo delle trattative, un regolamento aziendale che reprime ogni tentativo di confronto”.

“All’interno del Gruppo Unipol sono presenti diverse realtà con trattamenti economici e normativi di miglior favore rispetto a quelli presenti in UnipolRental dovuti alla presenza di contratti integrativi che prevedono welfare e premi aziendali e, non meno importante, dove lo smart working non è stato eliminato – scrivono i sindacati in una nota – Tutto questo provoca un senso di abbandono, di sfiducia dei lavoratori nei confronti dell’azienda e di stanchezza per essere considerati come lavoratori del Gruppo Unipol solo a parole e non con fatti concreti“.

Tale situazione crea un clima aziendale pessimo e demotivante con la conseguente perdita di professionalità e competenze aziendali .

“Chiediamo all’azienda di tornare sui propri passi – concludono Filcams e Uiltucs – e riaprire le trattative per il Contratto integrativo aziendale che tenga conto sia delle prerogative aziendali sia di quelle di lavoratrici e lavoratori mettendo fine a questa contrapposizione che sicuramente non giova a nessuna delle parti”.