
Alessandro Miglioli ha parlato in un post su Fb di “racial profiling”. Fdi: “Accusa grave e infondata, che scredita il lavoro delle forze dell’ordine”
REGGIO EMILIA – Nuova polemica a Reggio Emilia sul tema della lotta alle discriminazioni. Dopo la bagarre sullo “sportello antirazzista” attivato dall’assessora comunale Marwa Mahmoud, nel mirino di Fratelli d’Italia finisce un post su Facebook del consigliere comunale Alessandro Miglioli. A partire dai dati sui controlli della zona rossa in stazione, che per il 60% hanno riguardato cittadini stranieri, l’esponente di Verdi e Possibile ha parlato di “racial profiling” del provvedimento introdotto dal Governo Meloni.
Per il capogruppo di FdI in sala del Tricolore Cristian Paglialonga, si tratta invece di “un oltraggio inqualificabile alle forze di polizia che ogni giorno mettono a rischio la propria incolumità per garantire la sicurezza dei cittadini di Reggio Emilia“. Continua Paglialonga: “È evidente che Miglioli ha strumentalizzato ad hoc i dati diffusi dalle autorità preposte, ben sapendo che le aree di zona rossa a Reggio Emilia registrano un’altissima presenza di cittadini stranieri, un dato oggettivo che nulla ha a che fare con presunte discriminazioni, ma che riflette semplicemente la realtà demografica di quelle zone”.
Le affermazioni di Miglioli, dunque, “non sono solo prive di qualsiasi fondamento fattuale, ma rappresentano un’accusa gravissima e infondata, che scredita il lavoro delle forze dell’ordine”. Sulla vicenda Fratelli d’Italia presenterà nella seduta odierna del Consiglio comunale un ordine del giorno urgente. “Chiediamo con fermezza alla maggioranza di centrosinistra, di cui Miglioli fa parte, di prendere una posizione netta e inequivocabile su queste dichiarazioni”, dice Alessandro Aragona, consigliere di FdI in Regione. Chiamato a esprimersi “senza ambiguità” è infine anche il consigliere regionale Paolo Burani, di cui Miglioli è un collaboratore.