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Blackout Spagna, Sanchez: “Le cause? Ancora in fase di studio”

29 aprile 2025 | 20:06
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Blackout Spagna, Sanchez: “Le cause? Ancora in fase di studio”

Il leader del governo spagnolo annuncia una commissione di inchiesta per fare luce sulle origini del guasto del sistema. “Il Paese sta tornando alla piena normalità”

ROMA – Nessuna certezza ancora sulle cause del black out: all’indomani della crisi che ha messo KO il sistema elettrico di Spagna,Portogallo e anche il sud della Francia. Il premier spagnolo, Pedro Sanchez, ha aggiornato i suoi cittadini, ma anche l’Europa e i Paesi di tutto mondo, preoccupati per quello che potrebbe invece accadere anche nei propri confini, sullo stato dell’arte e sui passi che, come governo, intende percorrere, tra cui l’istituzione di una commissione d’inchiesta per scoprire cosa effettivamente sia successo.

“RIPRISTINATO IL 99,95% DELLA DOMANDA DI ENERGIA”

Già questa mattina, dai social, il n.1 spagnolo aveva annunciato che “dopo una notte intensa, è stato ripristinato il 99,95% della domanda di energia e anche il 100% delle sottostazioni della rete di trasmissione è stato ripristinato”. In conferenza stampa ha confermato: “La Spagna ha già superato la fase più acuta della crisi ed è saldamente sulla strada del ritorno alla piena normalità”.

LE DUE PRIORITÀ

Si è poi concentrato sulle priorità, due, scandite molto chiaramente: consolidare il ripristino del nostro sistema elettrico al 100%. e scoprire cosa è successo. “Adotteremo le misure necessarie per impedire che ciò accada di nuovo e chiederemo conto agli operatori privati”, ha detto ai microfoni Pedro Sanchez, per annunciare che il governo spagnolo ha intenzione di istituire una commissione d’inchiesta per far luce sulle cause, mentre nessuna ipotesi è stata ancora esclusa. Le cause del blackout che ha colpito la Spagna “sono ancora in fase di studio. È meglio non fare speculazioni”, ha infatti spiegato.

“NON SI RIPETA MAI PIÙ”

La denuncia delle responsabilità è in apertura dell’edizione online di El Pais e di altri quotidiani insieme con l’annuncio di riforme di sistema. “Ciò che è accaduto”, ha detto Sanchez, “non deve mai più ripetersi”.
Il primo ministro ha poi negato che il blackout sia da ricollegarsi a una carenza di energia nucleare. Una risposta, questa, a chi come il partito Vox aveva contestato un accordo sottoscritto dal governo per il fine-vita delle 13 centrali atomiche presenti in Spagna in modo progressivo, dal 2027 al 2035. Sanchez ha spazzato via ogni ipotesi fuorviante a riguardo: “Chi lo afferma- ha sottolineato- o mente o dimostra ignoranza”. Perché “se avessimo avuto una maggiore dipendenza dall’energia nucleare, la ripresa non sarebbe stata così rapida come quella che stiamo vivendo”, ha affermato il premier sottolineando che le centrali nucleari non hanno ancora ripreso le operazioni.
Red Eléctrica, l’operatore pubblico di Madrid, ha escluso che si sia verificato un attacco informatico e ha indicato come causa del blackout un calo della produzione da fonte solare.

I “5 SECONDI IN CUI È SUCCESSO TUTTO

L’attenzione è comunque calamitata sui “5 secondi” che avrebbero poi portato al guasto e al buio totale nel Paese. Lo ha detto lo stesso premier: “Aspettiamo nei prossimi giorni i risultati delle analisi di Red Electrica, che dovrebbero consentirci di capire cosa è successo nei cinque secondi che hanno portato al guasto del sistema”, ha precisato. “I risultati di tutte queste indagini saranno utilizzati per rafforzare il nostro sistema elettrico, perché quanto accaduto ieri non può ripetersi. Siamo i primi a voler adottare le misure necessarie affinché ciò non accada più”, ha ribadito.

Sanchez ha infine annunciato che oltre alla commissione di inchiesta ‘interna’, chiederà un “rapporto indipendente” a Bruxelles per ottenere un quadro “molto più accurato” di quanto accaduto dalle 12:33 di ieri.

IL GOVERNO PORTOGHESE: “ESCLUSO CYBERATTACCO, LA CAUSA DEL GUASTO IN SPAGNA”

Non abbiamo alcuna indicazione di un’aggressione ostile o di un attacco informatico”, ha dichiarato il portavoce del governo portoghese, Antonio Leitao Amaro, durante un’intervista a Cnn Portugal. Secondo le prime valutazioni delle autorità di Lisbona infatti, il disservizio sarebbe stato causato da un guasto nella rete di trasporto elettrico in Spagna, che ha avuto ripercussioni anche sul territorio portoghese.

IL MINISTRO FRANCESE: “BLACKOUT COME IN SPAGNA? DA NOI IMPROBABILE”

“È molto improbabile” che in Francia si verifichi un mega blackout come quello che ieri ha colpito la penisola iberica”: così ha rassicurato il ministro francese dell’Industria, Marc Ferracci, che ha parlato di un sistema nazionale con “meccanismi” che consentono di superare “questo tipo di problemi”.

Ai microfoni di Rtl, Ferracci ha assicurato: “Abbiamo fenomeni e meccanismi che ci consentono di essere protetti”, confermando di aver parlato stamani con i responsabili dell’operatore francese Rte, che hanno escluso difficoltà sulla rete francese. E ha aggiunto: in Francia “abbiamo un mix energetico che si basa su nucleare, che è gestibile, e anche rinnovabili”, un sistema “in grado di rispondere a potenziali rischi- ha concluso- e di produrre di più in caso di picchi di consumo”.

ESCLUSO L’ATTACCO INFORMATICO, UE: “UNA BUONA NOTIZIA”

Per la Commissione europea “è una buona notizia” che l’operatore nazionale spagnolo della rete elettrica, Red Electrica, abbia escluso l’ipotesi di un attacco informatico, dopo il blackout che ha investito Spagna e Portogallo ieri. Lo ha dichiarato il capo dei servizi dei portavoce dell’Esecutivo europeo, Paula Pinho, parlando al punto giornaliero con la stampa.

“Aspettiamo l’accertamento completo da parte del governo spagnolo, dato che le cause dell’evento non sono ancora certe”, ha aggiunto la responsabile. “La cosa più importante in questo momento”, ha proseguito, incalzata dai giornalisti, è che “ci siano dei protocolli per riprestinare la situazione, ed è necessario imparare la lezione per capire come prevenire queste situazioni in futuro”.

La Commissione ha colto anche l’occasione, ha sottolineato Pinho, per ribadire che “un’Unione più interconnessa è un elemento di rafforzamento della nostra sicurezza in termini di approvvigionamento di elettricità e gas” (Fonte Dire).