Dazi Usa, sindacati a imprese: “Prepariamoci alla botta”

Cgil, Cisl e Uil: “Bisognerà utilizzare ogni strumento possibile per tutelare l’occupazione”
REGGIO EMILIA – “Siamo preoccupati: la provincia di Reggio Emilia, a forte vocazione manifatturiera e legata all’export internazionale, rischia un pesante contraccolpo dalla politica protezionistica degli Stati Uniti a partire dal tema dell’occupazione”.
Lo affermano all’unisono i segretari provnciali di Cgil, Cisl e Uil, Cristian Sesena, Rosamaria Papaleo e Roberto Rinaldi. “Il 2024 – ricordano – è stato un anno con indicatori molto negativi, dal crollo della attività del settore artigiano, all’esplosione dell’utilizzo della cassa integrazione”. Ora “non possiamo permetterci di stare al balcone attendendo gli effetti dei dazi, dobbiamo essere tempestivi mettendo in campo tutti gli strumenti possibili a difesa dell’occupazione”. In particolare i sindacati chiedono quindi “un confronto fra tutti gli attori coinvolti per addivenire ad un contratto sociale per la gestione e il governo della fase di crisi”.
Scendendo nel dettaglio, Sesena, Papaleo e Rinaldi puntualizzano: “Tutela dei posti di lavoro, formazione e riqualificazione, ricorso ad ammortizzatori sociali conservativi, politiche attive per il lavoro: questi strumenti debbono essere resi fruibili alle lavoratrici e ai lavoratori reggiani in una cornice di impegni che tutti, a partire da Provincia, Comuni e imprese, devono portare avanti”. Per i sindacati, infatti, “è finita la stagione delle decisioni prese senza dialogo con il lavoro. Serve un forte cambiamento. Chiediamo alle parti datoriali se vogliono aprire un ragionamento strutturale oppure no”. Sapendo però che “i lavoratori sono pronti a spendersi, con tutti i mezzi, per ottenere risposte concrete”, concludono i tre segretari.