
Ad ucciderlo è stato un malore improvviso. Aveva 53 anni: lascia la compagna e i due figli. Aveva suonato con Uto Ughi e Andrea Griminelli
REGGIO EMILIA – Il mondo della musica piange Marcello Mazzoni, pianista reggiano di fama internazionale, scomparso improvvisamente questa mattina nella sua abitazione nel centro di Reggio Emilia. Aveva 53 anni. A stroncarlo è stato un malore improvviso. La notizia ha lasciato sgomenti i famigliari, la compagna, i due figli, gli amici e l’intera comunità musicale.
Marcello Mazzoni era nato a Reggio Emilia nel 1972. Fin da giovanissimo aveva mostrato un grande talento per il pianoforte, specializzandosi sui grandi classici come Liszt e Chopin, che aveva iniziato ad amare da bambino. Si era formato all’Istituto Musicale “Achille Peri”, per poi diplomarsi al Conservatorio “Claudio Monteverdi”. Tra il 1992 e il 1996 aveva perfezionato la sua preparazione all’Accademia Pianistica di Imola, avviando successivamente una brillante carriera da solista che lo aveva portato ad esibirsi nelle sale da concerto più prestigiose del mondo.
Durante la sua carriera, Mazzoni aveva collaborato con celebri strumentisti, tra cui il violinista Uto Ughi e il flautista reggiano Andrea Griminelli, oltre a importanti orchestre. Il grande pubblico lo ricorda anche per la tournée al fianco di Peppe Servillo nell’opera teatrale “Histoire du Soldat” di Igor Stravinskij.
Accanto all’attività concertistica, Mazzoni ha lasciato una significativa produzione discografica, tra cui spiccano le sonate di Brahms incise con la violinista Silvia Mazzon.
Nonostante i numerosi impegni internazionali, il pianista è sempre rimasto fortemente legato alla sua città natale. È stato consigliere del Teatro Municipale Valli di Reggio Emilia, direttore artistico della rassegna “Incontro alla Musica”, organizzatore del “Festival dei Pianisti Italiani” e uno dei fondatori dell’Accademia del Mauriziano. Soprattutto, Mazzoni ha dedicato gran parte della sua vita all’insegnamento, come docente di pianoforte presso il Conservatorio “Peri-Merulo” di Reggio Emilia e Castelnovo Monti, oltre che al Conservatorio “Boito” di Parma.