
L’azienda ha installato una nuova linea di assemblaggio dei moduli delle batterie completamente automatizzata con saldatura laser
REGGIO EMILIA – Con un investimento pari a 6 milioni di euro, la reggiana Flash Battery rafforza la sua posizione tra i leader europei nella produzione di batterie al litio per macchinari e veicoli industriali.
Mentre prosegue il processo di ampliamento della sede di Sant’Ilario d’Enza (con l’area produttiva passata in 3 anni da 3.500 a 5.700 metri quadrati, cui si aggiungono quasi 2.000 metri quadrati destinati all’area ricerca e agli uffici), l’azienda guidata da Marco Righi, infatti, ha installato una nuova linea di assemblaggio dei moduli delle batterie completamente automatizzata con saldatura laser.
“La capacità produttiva di 90.000 moduli l’anno –sottolinea Marco Rigni, CEO e co-fondatore di Flash BatterY, nel 2012, insieme ad Alan Pastorelli – ci consente di affermare che, ad oggi, Flash Battery dispone della linea di assemblaggio moduli con celle prismatiche più avanzata e con la capacità produttiva più alta in Italia”.
“Senza ricorrere a tecnicismi – prosegue Marco Righi – possiamo dire che si tratta di un’innovazione che innalza ulteriormente i caratteri di sicurezza, stabilità, efficienza e resistenza alle vibrazioni che le batterie subiscono nell’uso dei mezzi sulle quali sono installate”.
Per Flash Battery vi sono anche altri motivi di soddisfazione. “Dal 2012 spiega Righi – continuiamo ad investire per mantenere tutto il know-how all’interno della nostra sede reggiana: dal nostro BMS brevettato, passando per il design meccanico ed elettrico, il processo di industrializzazione dal prototipo alla serie, le certificazioni, la validazione dei processi e la manutenzione predittiva: ogni dettaglio è progettato e sviluppato internamente dal nostro team”.
“L’installazione di una nuova linea automatizzata per l’assemblaggio dei moduli – osserva Righi – ci consente di acquisire un know-how che precedentemente dipendeva da fornitori esterni, sviluppando competenze chiave all’interno dell’azienda”.
“Ad eccezione delle celle, che acquistiamo dai migliori produttori a livello globale – prosegue Righi – questo investimento ci ha permesso di colmare l’ultimo tassello che mancava per portare tutto il know how produttivo all’interno dell’azienda e ci avvicina ulteriormente all’obiettivo di offrire ai clienti una fornitura al 100% legata all’Europa, eliminando qualsiasi dipendenza da mercati extra-UE”.