Gup su detenuto picchiato in carcere: “Non fu violenza gratuita”

REGGIO EMILIA – “Le condotte contestate agli imputati […] realizzate in seno all’esecuzione della sanzione disciplinare e della perquisizione personale a carico del detenuto, non si sono dimostrate atti di violenza gratuita”. Lo scrive Silvia Guareschi, gup del tribunale di Reggio Emilia, nelle 60 pagine di motivazioni alla sentenza emessa lo scorso 17 febbraio nei confronti di 10 agenti in servizio nel carcere di via Settembrini.

Gli imputati sono stati condannati per il pestaggio di un detenuto avvenuto ad aprile del 2023, venendo immortalati dalle telecamere interne dell’istituto penitenziario. Ma non sono stati riconosciuti – come chiedeva invece la Procura reggiana – i reati di tortura e lesioni. La pena comminata più alta, infatti, è stata di 2 anni a fronte dei quasi 6 chiesti dal pubblico ministero. Per il giudice furono invece commessi i reati di abuso di autorità, percosse e falsità ideologica, contestata ad alcuni agenti per tre relazioni di servizio non veritiere su quanto accaduto.