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L’ex Br Paroli su Franceschini: “Un amico sconfitto che è sparito”

27 aprile 2025 | 13:00
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L’ex Br Paroli su Franceschini: “Un amico sconfitto che è sparito”
Loris Tonino Paroli con una sua opera

L’81enne, che ora è un pittore, racconta: “Il giudice che mi ha condannato, Giancarlo Caselli, quando è venuto a Reggio ha comprato un mio quadro”

REGGIO EMILIA – “Un amico sconfitto che è sparito”. Così l’ex brigatista reggiano, Loris Tonino Paroli, ricorda Alberto Franceschini, fondatore delle Br morto l’11 aprile scorso, il cui decesso è stato reso noto solo ieri. L’81enne Paroli non era in buoni rapporti con Franceschini per alcune letture dietrologiche della vicenda brigatista, da parte dell’amico scomparso, che, per la verità, avevano suscitato parecchi malumori anche in altri ex brigatisti.

Dice Paroli: “Non sapevo niente della sua morte. L’ho imparato anche io ieri. Cosa vuole che le dica? Siamo stati sconfitti e poi ognuno ha vissuto la sua vita. Curcio ha i suoi libri, Gallinari è morto e io faccio il pittore. So solo che non ho mai sparato un colpo e ho fatto 16 anni di carcere. Chi vince fa le leggi e lo sconfitto è il criminale. Noi abbiamo perso e siamo diventati criminali”.

Loris Tonino Paroli è stato un protagonista della prima ora della nascita delle Brigate rosse. Fu lui ad indicare il ristorante da Gianni, a Costaferrata, come luogo della riunione in cui poi furono fondate le Br nel 1970. Il locale, infatti, era gestito da una sua cugina che era la moglie di Gianni. Ora fa il pittore e ha anche un aneddoto curioso da regalarci.

Ci racconta: “Lo sa che il giudice che mi ha dato 16 anni, Giancarlo Caselli, quando è venuto a Reggio ha comprato un quadro da me? Ero andato al suo incontro e gli avevo parlato. Gli ho detto che facevo il pittore e lui ha voluto comprare un quadro. Quando è arrivato a casa mia, con la scorta, qualcuno ha detto: ‘Ecco, ora vanno ad arrestare Paroli’. Invece mi ha comprato un’opera e glielo fatta anche pagare cara. Quanto? 1.200 euro”.