
È in programma per lunedì 7 aprile, alla Polveriera, un incontro pubblico sul rapporto fra Università e tecnologie ad uso bellico
REGGIO EMILIA – È in programma per lunedì 7 aprile, alle 21 alla Polveriera, un incontro pubblico, ospitato dal Partito Democratico, dedicato al tema dell’intelligenza artificiale. L’evento, presentato come occasione di confronto e approfondimento sulle nuove tecnologie, vede tra i relatori Cosimo Fiorini, manager della società Ammagamma e dottorando presso il dipartimento di Ingegneria dell’Università di Modena e Reggio Emilia (Unimore).
Ma attorno alla serata si è acceso un dibattito politico e morale, sollevato da ambienti della sinistra e del mondo pacifista.
Secondo quanto evidenziato da Sinistra Italiana e da attivisti contrari alla militarizzazione della ricerca scientifica, dietro la cornice dell’evento si celerebbero connessioni problematiche. Al centro della critica, il coinvolgimento di Ammagamma in partnership in Israele con soggetti legati all’apparato militare, in un momento storico segnato dal conflitto nei Territori Palestinesi Occupati.
Anche Unimore, l’università presso cui Fiorini svolge il dottorato, è finita sotto i riflettori per la sua partecipazione a STORE, un progetto europeo finanziato dall’UE per lo sviluppo di tecnologie a uso bellico, in collaborazione con il colosso della difesa Thales, e in continuità con il programma militare franco-israeliano Scorpion.
“Riteniamo inaccettabile che il sapere scientifico venga utilizzato per armare droni e soldati nei Territori Palestinesi Occupati,” ha dichiarato Sinistra Italiana in una nota. “La ricerca deve servire la pace, non la guerra. L’intelligenza artificiale non è neutrale: quando arma chi bombarda, non può essere presentata come progresso”.