
L’amministrazione: “Soccombenza possibile in una nuova causa contro i Brescia”
REGGIO EMILIA – E’ di 1,5 milioni il risarcimento che la società Brecogen ha chiesto al Comune di Reggio Emilia nel nuovo capitolo della vicenda giudiziaria che riguarda il “New West Ranch” di Cella. Emerge dagli atti del rendiconto della gestione finanziaria dell’ente del 2024 in cui, tra le cause pendenti e classificata come a rischio “possibile” di soccombenza, c’è anche quella relativa al maneggio gestito dai fratelli Luigi, Francesco e Pasquale Brescia (quest’ultimo condannato a 13 anni per associazione mafiosa nel processo Aemilia e a sei mesi per una lettera di minacce mafiose scritta dal carcere all’ex sindaco Luca Vecchi).
Il complesso che fungeva da punto di ritrovo degli uomini della cosca di ‘ndrangheta radicata in provincia era stato costruito senza le autorizzazioni urbanistiche ed edilizie previste e, per questo, il Comune aveva provveduto nel 2018 a demolirlo (chiedendo perlatro alla società di resituire i 135.000 euro di soldi della collettività spesi per sanare le opere abusive). Inoltre poichè l’ordinanza di porre rimedio all’illecito edilizio (accertato già nel 2012) non era stata rispettata, l’amministrazione aveva nel 2016 disposto l’acquisizione al patrimonio pubblico dell’area di via Croci.
A ribaltare completamente lo scenario ci aveva poi pensato il Consiglio di Stato, accogliendo nel 2022 tre ricorsi prsentati dai Brescia e riformardo le sentenze del Tar di Parma che avevano respinto le istanze dei fratelli contro gli atti amministrativi emessi nei loro confronti. Annullato tra l’altro anche l’atto di acquisione del terreno da parte del Comune. E proprio per questa “appropriazione indebita” la Brecogen ha chiesto di essere risarcita. Per quanto riguarda il “fondo contenziosi” del Comune ammontava, a fine dicembre del 2024, a 4,6 milioni.