Metalmeccanici, sono ripartiti gli scioperi per il contratto

Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil hanno infatti proclamato otto ore di sciopero nelle aziende prive di Rsu per il 29 aprile
REGGIO EMILIA – E’ ripresa la mobilitazione dei metalmeccanici reggiani per chiedere a Federmeccanica la riapertura della trattativa sul rinnovo del contratto nazionale. E una nuova iniziativa, che riguarda tutta la regione, è già prevista per il 29 aprile. Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil hanno infatti proclamato otto ore di sciopero nelle aziende prive di Rsu.
“In queste realtà la vertenza sul rinnovo del contratto richiede il sostegno dei lavoratori più sindacalizzati e organizzati – spiegano i segretari provinciali Alessandro Bonfatti, Simone Vecchi e Jacopo Scialla – perché l’assenza di delegati sindacali fa sì che le informazioni arrivino meno tempestivamente e che quei lavoratori si sentano più soli”.

Per questo “chiederemo alle Rsu di altre aziende di presentarsi all’orario di inizio turno e fare un volantinaggio che motivi le ragioni dello sciopero e faccia sentire tutta la categoria dei meccanici unita e compatta”. Le richieste delle tute blu riguardano aumenti salariali superiori all’inflazione “dopo anni di perdita del potere di acquisto ed a fronte dei risultati positivi dei bilanci aziendali delle imprese sul territorio”.
Intanto in questi giorni hanno scioperato a sorpresa gli operai della Interpump di Calerno, della Spal di Correggio, della Argo Tractors di Fabbrico. Alla Ip Cleaning di Rubiera i lavoratori hanno deciso di attraversare pacificamente la via Emilia, che ha subito rallentamenti per un’ora.

Scioperi improvvisi si sono tenuti anche alla Omso, alla Eviosys, alla Nexion (ex Corghi), alla Vimec di Luzzara, alla Ingranaggi Moreali, alla Carpenfer, alla Immergas di Brescello, alla Vimi Fasteners di Novellara, alla Carpenteria CS, alla Zincatura Padana, alla Unimac Gherri, alla E-Comer e alla Voith Turbo e anche alla Meta System, dove si lotta anche in difesa del posto di lavoro.

