
La mozione della consigliera Boni chiede alla giunta di creare uno spazio di collaborazione con la questura per individuare spazi più ampi e funzionali
REGGIO EMILIA – Oggi è in discussione in consiglio comunale una mozione a prima firma di Francesca Boni (Pd) che impegna la giunta comunale a collaborare con la questura per individuare nuovi spazi per l’Ufficio immigrazione, al fine di eliminare le lunghe code e migliorare i servizi per i cittadini.
“Vogliamo sottolineare l’urgenza di risolvere il problema delle lunghe attese per il rinnovo dei documenti di soggiorno, una situazione che si protrae ormai da tempo. Questa problematica è comune anche in altre città italiane e vede le persone costrette ad affrontare lunghe code in piedi e all’aperto, in condizioni di disagio”, afferma Francesca Boni.
Con la mozione si chiede alla giunta di creare uno spazio di collaborazione con la questura di Reggio Emilia per individuare spazi più ampi e funzionali, al fine di garantire un servizio migliore e più dignitoso.
Inoltre, la mozione impegna a valutare la possibilità di stipulare un protocollo d’intesa con la questura per adottare, congiuntamente con il Comune, ogni azione idonea a migliorare la risposta agli utenti, con particolare attenzione alla condivisione dei dati di rilascio e rinnovo dei permessi di soggiorno. L’obiettivo è rendere il percorso più agevole per la popolazione e ridurre il rischio che inadempimenti burocratici possano portare alla cancellazione automatica dalle liste dei residenti del Comune.
“E’ compito delle istituzioni rispondere alle esigenze dei cittadini garantendo a tutti il diritto a un servizio di qualità. Questo passo rappresenta un impegno concreto per migliorare le condizioni di chi deve accedere alle pratiche legate ai documenti di soggiorno. Auspichiamo che la collaborazione fra il Comune e la Questura possa ottenere il risultato di ridurre le difficoltà legate alle lunghe attese e alla complessità delle procedure per il rilascio dei documenti”, sottolinea la consigliera del Partito Democratico.