
Miglioli, Dall’Asta e Murgia: “Spostano solo i problemi altrove. Bisogna puntare sugli aspetti sociosanitari e di rigenerazione e riqualificazione urbana”
REGGIO EMILIA – La decisione del prefetto di Reggio Emilia Maria Rita Cocciufa di prorogare al 30 giugno le zone rosse della città (tra cui la stazione da oggi presidiata dall’esercito) scontenta un pezzo della maggioranza in Comune.
“Continuiamo a ritenere, come abbiamo sostenuto sin dall’inizio di questa storia, che la creazione delle zone rosse non risolva assolutamente nulla, ma al massimo sposti in altri contesti urbani le problematiche sociali denunciate da più parti”, dicono infatti Alessandro Miglioli, capogruppo di Verdi e Possibile in Consiglio Comunale, e Marco Dall’Asta e Silvia Murgia, portavoce di Possibile Reggio Emilia.
“Uscire da questa logica securitaria e adottare un approccio diverso, che punti su un investimento importante sugli aspetti sociosanitari e di rigenerazione e riqualificazione urbana, sarebbe il primo, fondamentale, passo avanti. E su questo il Comune non va lasciato solo da un governo che, al di là di annunci e misure spot, non sta facendo niente”, aggiungono.
“La nostra preoccupazione più grande – concludono gli esponenti di Possibile – è proprio questa: che si continui in questa deriva di provvedimenti securitari sempre più estesi, sempre più gravi sul piano della limitazione delle libertà personali, ma senza effetti reali, in un circolo vizioso che diventerà difficile da fermare”. E “anche la militarizzazione della zona stazione, di cui tra qualche settimana potremo valutare gli effetti, va in questa direzione”. Il “buon senso prevederebbe una riflessione più seria, che però il Governo non sembra intenzionato a fare”, concludono Miglioli, Dall’Asta e Murgia.