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Rolo, il centro Medtronic accoglie tra i lavoratori un giovane richiedente asilo

28 aprile 2025 | 18:39
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Rolo, il centro Medtronic accoglie tra i lavoratori un giovane richiedente asilo

Amadou, 18enne gambiano, è arrivato in Italia grazie al progetto promosso da Unhcr che mira ad integrare le persone richiedenti asilo nel mercato del lavoro

ROLO (Reggio Emilia) – Medtronic, azienda leader di HealthCare Technology, ha aderito al Progetto promosso da Unhcr Italia dedicato all’integrazione delle persone rifugiate nel mercato del lavoro e ha dato il benvenuto ad Amadou, gambiano 18enne, nel suo centro di distribuzione di Rolo. Nei giorni scorsi il giovane ha infatti iniziato a lavorare come magazziniere. Il suo ingresso in azienda rappresenta molto più di un’assunzione: è un esempio concreto di come l’integrazione possa diventare realtà grazie a progetti lungimiranti come  “Welcome. Working for Refugee Integration”.

Sostenuto dal Ministero del Lavoro, da Confindustria e dal Global Compact Network Italia, il progetto riconosce l’impegno delle aziende che si distinguono per l’inserimento lavorativo dei rifugiati, conferendo loro il logo “Welcome. Working for Refugee Integration”. A partire dal 2019, è stato inoltre introdotto il riconoscimento “We Welcome”, destinato a tutte le realtà che hanno supportato imprese e rifugiati nella creazione di percorsi concreti di inclusione professionale.

Un progetto che non si misura solo in cifre, ma nelle storie delle persone che ne sono protagoniste. Come quella di Amadou appunto, che ha trovato in Italia un’opportunità lavorativa concreta e di inserimento in una nuova comunità, come quella di Medtronic. La sua storia testimonia l’importanza di favorire percorsi individuali di inclusione, riconoscendo il valore umano e professionale di ciascuna persona.

“Medtronic Italia ha scelto di aderire a “Welcome. Working for Refugee Integration”, – dice Alessandra Sama, Senior HR Director Western Europe di Medtronic – contribuendo così attivamente a un cambiamento culturale necessario, in cui ogni nuova assunzione rappresenta un investimento nel capitale umano e un passo tangibile verso una realtà del lavoro che non lascia indietro nessuno”.

Dal 2017, “Welcome” ha coinvolto oltre 700 aziende italiane e ha facilitato più di 30.000 percorsi lavorativi per rifugiati e richiedenti asilo. Un risultato straordinario, reso possibile da una rete di imprese virtuose che hanno scelto di investire nel capitale umano e di contribuire attivamente alla costruzione di una società più inclusiva ed equa.

Sono 122 milioni nel mondo coloro che cercano protezione, spesso ospitati in paesi già in difficoltà economica come Iran, Turchia o Colombia. L’Italia ospita circa 414.000 rifugiati e richiedenti asilo, con un numero significativo di cittadini ucraini fuggiti dalla guerra.

In questo scenario globale, il lavoro assume un significato profondamente umano: non è solo sostentamento, ma anche dignità, autonomia, rinascita. Avere un’occupazione è uno dei primi e fondamentali passi per riconquistare la propria identità, per tornare a sentirsi parte di una comunità. E per queste persone lavorare spesso significa tornare a vivere.