
Portato dietro le sbarre dai carabinieri un 30enne che deve scontare una pena residua di 9 mesi e 29 giorni di reclusione per furto aggravato e tentato furto aggravato
SCANDIANO (Reggio Emilia) – Deve scontare una pena residua di 9 mesi e 29 giorni di reclusione per furto aggravato e tentato furto aggravato un 30enne residente a Scandiano, raggiunto ieri pomeriggio dai carabinieri della Tenenza locale che, ricevuto l’ordine di carcerazione, lo hanno condotto in caserma per le formalità di rito e successivamente tradotto in carcere.
La condanna riguarda due episodi avvenuti nella notte del 10 novembre 2014 all’ospedale civile di San Bonifacio, in provincia di Verona, dove l’uomo, insieme a due complici, si era introdotto con l’intento di compiere furti all’interno dell’ambulatorio della Guardia Medica. In una delle due incursioni non erano riusciti a rubare nulla, mentre nella seconda avevano sottratto un telefono cellulare e un orologio ai danni di un medico in servizio. Tuttavia, i tre non riuscirono ad allontanarsi: furono sorpresi e arrestati dai carabinieri intervenuti sul posto.
Per quei fatti, il 30enne è stato riconosciuto colpevole di furto aggravato e tentato furto aggravato, con l’aggravante della continuazione, e condannato in primo grado a 10 mesi di reclusione e 300 euro di multa. La sentenza è stata confermata dalla Corte d’Appello di Venezia nel settembre 2022 e ora è diventata definitiva, dopo che la Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso.