
Nel parco tra via C. Alberto Dalla Chiesa e via Lambrakis l’erba è cresciuta a dismisura invadendo giochi per bambini e panchine. Situazione analoga al Parco delle Acque Chiare
REGGIO EMILIA – A Reggio Emilia la gestione del verde pubblico è entrata in una nuova fase sperimentale, con il progetto degli “sfalci ridotti” nei parchi cittadini. L’obiettivo è ambizioso: meno tagli per favorire la biodiversità, aumentare la naturalità degli spazi e ridurre le emissioni di CO2. Ma tra i buoni propositi e la realtà quotidiana, si alzano le prime voci critiche.
È il caso di una lettrice che ha segnalato la situazione del parco tra via C. Alberto Dalla Chiesa e via Lambrakis, dove – a discapito delle rassicurazioni del Comune – l’erba è cresciuta a dismisura, invadendo giochi per bambini e panchine. “Dovevano mantenere pulite le aree più frequentate, invece non ci si può nemmeno più sedere”, denuncia, allegando anche una foto.
Situazione analoga al Parco delle Acque Chiare, dove sono comparsi i cartelli del Comune con la dicitura “sfalci ridotti”. Ma, riferisce la cittadina, “anche lungo i camminamenti l’erba è alta. Il mio cane è già dovuto andare dal veterinario. Almeno avessero tagliato ai bordi dei sentieri”. Particolarmente critico anche il tratto tra via Cugini e via Mercalli, che secondo la segnalazione risulta del tutto impraticabile.
Il progetto comunale, avviato in venti aree verdi della città, prevede una riduzione da quattro-cinque tagli l’anno a due, in primavera-estate e in autunno, nelle zone maggiormente fruibili. In quelle a vocazione più naturalistica, il taglio è addirittura unico e previsto in tardo autunno. Secondo il Comune, la fruibilità dei parchi sarebbe garantita. “Le aree gioco, le zone con panchine e gli spazi per i cani saranno mantenute come di consueto”, si legge nella nota ufficiale.