Editoriali

Spettacoli, l’arena Rcf non basta: è triste l’estate a Reggio Emilia

4 aprile 2025 | 10:07
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Spettacoli, l’arena Rcf non basta: è triste l’estate a Reggio Emilia

Modena, Parma, Mantova e Ferrara portano concerti di qualità in centro storico a differenza della nostra città

REGGIO EMILIA Sta per avvicinarsi l’estate e il programma della Rcf Arena recita che ci saranno solo il solito Luciano Ligabue (che abbiamo perso il conteggio di quante volte è venuto in città, ndr) e i Pinguini Tattici nucleari che ritornano dopo lo spettacolo di due anni fa. Un po’ poco per una struttura da 100mila posti costata 15 milioni di euro che, tuttavia, anche se funzionasse, non porta gente in centro storico, ma, semmai, in tangenziale e riempie gli alberghi due giorni l’anno.

Passando al centro storico, non si sa cosa dire. Il rischio, in attesa di capire cosa conterrà il festival “del centro storico” (sei mercoledì tra giugno e luglio con eventi anche in zona stazione) annunciato dall’assessore Bondavalli, è che ci attenda un altro tristissimo Restate che, a guardare il programma, viene la voglia di fuggire.

Eppure, guardando a località non molto lontane da noi, lasciando stare gioielli come il Lucca Festival, ci sarebbe molto da imparare per attrarre spettacoli di qualità non da 100mila spettatori, ma da qualche migliaio di persone che possano ravvivare il centro storico una volta alla settimana. Magari utilizzando quella spianata di pietrisco di piazza della Vittoria che fa tanto piazza Tienanmen, ma che potrebbe essere un’ottima location per un palco con qualche migliaio di posti a sedere.

Il fatto è che Reggio Emilia, dopo aver avuto dei trascorsi interessanti e importanti, come piazza di spettacolo, oggi è retrocessa in serie C. La risposta che ci si sente dare spesso, soprattutto dall’amministrazione comunale, è che “qui non ci sono privati che producono”. Ma la domanda che gli amministratori si dovrebbero porre è perchè i privati a Reggio non producono spettacoli.

Il compito del pubblico è creare le condizioni perché i privati producano gli eventi. Altrove lo fanno, anche efficacemente, ma a Reggio no. Lo si è fatto, per esempio, con la Rcf Arena, ma putroppo, per ora, è un esempio inefficace per motivi che richiederebbero un altro articolo per essere approfonditi. Qui ci concentriamo sulla organizzazione di eventi e concerti più piccoli, da qualche migliaio di persone, magari in centro storico. Il fatto è che i privati che organizzano spettacoli ti chiamano se gli crei le condizioni per produrre e ospitare eventi. Evidentemente, qui a Reggio, non lo si è fatto.

Lo si è fatto, invece, evidentemente a Parma, che negli ultimi anni ha prodotto eventi estivi di grande qualità e spessore, o a Modena che quest’anno ha una programmazione niente male, o a Mantova che ha un programma notevole da anni, o a Ferrara e in tante altre città in giro per l’Italia. Qui da noi no.

A Reggio Emilia l’estate è popolata di numerosi eventi nazional popolari, spesso gratuiti, che, per carità, vanno benissimo dato che servono per portare la gente in centro, ma che dovrebbero essere accompagnati anche da un’offerta qualitativamente diversa, ovviamente a pagamento.