Il divario di ricchezza tra i millennials per una lotta di classe 4.0
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Il divario di ricchezza tra i millennials per una lotta di classe 4.0

20 marzo 2025 | 17:33



REGGIO EMILIA – Negli ultimi anni, il divario di ricchezza tra i millennials più abbienti e il resto della loro generazione è diventato il più ampio di sempre, creando nuove tensioni sociali e alimentando un crescente risentimento. Secondo un recente studio, mentre la maggior parte dei millennials fatica con debiti universitari, lavori precari e un mercato immobiliare fuori portata, una piccola élite sta accumulando ricchezze superiori a quelle delle generazioni precedenti. I dati dello studio rivelano che, in media, i millennials a 35 anni possiedono il 30% in meno di ricchezza rispetto ai baby boomers della stessa età. Tuttavia, il 10% più ricco tra loro ha il 20% in più di patrimonio rispetto alla fascia corrispondente dei baby boomers. Questa polarizzazione economica sta creando una vera e propria frattura generazionale interna, modificando il concetto stesso di classe economica tra i giovani adulti.

Millennials e ostacoli economici strutturali

Le difficoltà economiche dei millennials possono essere attribuite a diversi fattori. Molti di loro sono entrati nel mercato del lavoro durante o subito dopo la crisi finanziaria del 2008, trovando un contesto caratterizzato da bassa crescita salariale, aumento della precarietà e minori opportunità di avanzamento. Il costo della vita è aumentato più rapidamente dei salari, con particolare riferimento al mercato immobiliare, rendendo difficile per molti l’acquisto della prima casa. Inoltre, il debito studentesco rappresenta un peso significativo per molti millennials, incidendo sulla loro capacità di risparmiare e investire. Secondo lo studio, il reddito da lavoro non è più sufficiente a garantire stabilità finanziaria: mentre le retribuzioni per le posizioni altamente qualificate sono aumentate, i salari per i lavori meno prestigiosi sono rimasti stagnanti o addirittura diminuiti.

L’ascesa della nuova élite millennial

A differenza della maggioranza dei loro coetanei, il 10% più ricco dei millennials sta godendo di una crescita patrimoniale senza precedenti. Questi individui hanno avuto accesso a migliori opportunità di istruzione, lavori altamente retribuiti e asset finanziari di maggior valore. Secondo il rapporto, coloro che hanno seguito percorsi accademici di alto livello e hanno posticipato la formazione di una famiglia hanno accumulato più ricchezza rispetto ai baby boomers che hanno intrapreso traiettorie simili.Un altro elemento cruciale è il fenomeno noto come “grande trasferimento di ricchezza”. Nei prossimi 20 anni, i baby boomers trasferiranno ai loro figli tra i 70 e i 90 trilioni di dollari, una cifra che ridefinirà profondamente il panorama economico. Gran parte di questa eredità sarà destinata ai millennials più ricchi, creando un’ulteriore disparità all’interno della generazione.

La psicologia della disuguaglianza e il ruolo dei social media

Questa crescente frattura economica sta alimentando un sentimento di insoddisfazione tra i millennials meno abbienti, acuito dall’esposizione ai social media. La continua esposizione a stili di vita opulenti e ai cosiddetti “nepo babies” (figli di famiglie benestanti che ereditano ricchezze e opportunità) sta creando pressioni psicologiche e sociali. Molti millennials si sentono spinti a mantenere un’apparenza di successo, spesso a scapito della loro stabilità finanziaria. Un sondaggio di Wells Fargo ha rilevato che il 29% dei millennials benestanti ammette di acquistare beni che non può permettersi per impressionare gli altri. Inoltre, il 41% finanzia il proprio tenore di vita con carte di credito o prestiti, contro il 28% della Generazione X e appena il 6% dei baby boomers.

Implicazioni per la mobilità sociale e il futuro economico

Uno dei maggiori cambiamenti rispetto al passato è il declino del concetto di “self-made millionaire”. Per oltre quattro decenni, la maggior parte dei milionari e miliardari americani si è costruita la propria fortuna attraverso il lavoro e l’imprenditoria. Tuttavia, l’eredità sta diventando un fattore sempre più determinante: per la prima volta in almeno nove anni, i miliardari che hanno ereditato la propria fortuna hanno accumulato più ricchezza rispetto ai self-made billionaires. Inoltre, tutti i miliardari sotto i 30 anni presenti nella classifica di Forbes hanno ereditato la loro ricchezza, un evento senza precedenti negli ultimi 15 anni.Questa dinamica sta trasformando radicalmente la percezione della ricchezza e della mobilità sociale. Se in passato era diffusa l’idea che il duro lavoro e il talento potessero portare al successo, oggi molti millennials ritengono che l’eredità e il contesto familiare siano i veri fattori determinanti.

Molti millennials stanno cercando di colmare il divario di ricchezza attraverso il trading online, un settore che negli ultimi anni ha visto un incremento significativo di giovani investitori. Grazie a piattaforme digitali accessibili e strumenti avanzati di analisi finanziaria, sempre più millennials stanno cercando di generare reddito attraverso il mercato azionario e le criptovalute. Tuttavia, questa strategia comporta rischi elevati e spesso non rappresenta una soluzione stabile per garantire sicurezza economica a lungo termine. La concentrazione della ricchezza tra i millennials più abbienti ha creato nuove opportunità per settori come la gestione patrimoniale, il lusso e il real estate di fascia alta. Clayton Orrigo, uno dei più importanti broker immobiliari di lusso di Manhattan, ha dichiarato che la maggior parte dei suoi clienti più giovani proviene da famiglie benestanti.”Ho appena venduto un appartamento da 16 milioni di dollari a un acquirente venticinquenne che ha attinto al trust familiare,” ha raccontato Orrigo.