Pigrizia: quali effetti produce sul corpo e sulla mente una bassa motivazione
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Pigrizia: quali effetti produce sul corpo e sulla mente una bassa motivazione

26 giugno 2023 | 12:15



REGGIO EMILIA – La pigrizia, o mancanza di motivazione, e l’inattività possono avere effetti negativi sia sul corpo che sulla mente. Che sia una componente caratteriale o una fase transitoria, dettata da uno stile di vita privo di stimoli positivi, lasciarsi andare per un lungo periodo può influire negativamente sulla qualità della propria vita.

Entrare in una routine troppo definita, noiosa, ripetitiva, se da una parte dona stabilità e senso di sicurezza, d’altra parte inibisce la volontà e capacità di affrontare nuove sfide, di uscire dalla propria comfort zone, di mettersi in gioco per migliorarsi e di raggiungere obiettivi sempre più alti.

Un eccesso di demotivazione, poi, può influire nella propria vita, al punto da sfociare in ripetitività e pigrizia nelle proprie abitudini. Ecco alcuni degli effetti più diffusi.

Effetti sul corpo

L’inattività e la mancanza di esercizio fisico possono portare a una ridotta resistenza cardiorespiratoria, rendendo difficile compiere attività fisiche che richiedono sforzo. A lungo andare, questo può condurre alla perdita di tono muscolare e alla riduzione della forza. I muscoli non utilizzati regolarmente diventano più deboli e meno efficienti. Uno stile di vitasedentario contribuisce inoltre all’aumento di peso. L’assenza di attività fisica regolare può, infatti, influire sul metabolismo, portando a un accumulo di grasso corporeo, difficile da smaltire se non si decide di cambiare le proprie abitudini a tavola o si sposa uno stile di vita più attivo.

Nelle situazioni più critiche, questo approccio può persino costituire un fattore di rischio per diverse malattie croniche, come l’obesità, il diabete di tipo 2, le malattie cardiache. La mancanza di esercizio può anche contribuire a problemi di salute come l’ipertensione e l’osteoporosi.

Effetti sulla mente

Lasciarsi andare a una vita troppo abitudinaria può causare una diminuzione dei livelli di energia e una sensazione generale di stanchezza. La pigrizia può influire negativamente sui livelli di vitalità e sulla motivazione, contribuendo al peggioramento dell’umore e a un incremento di sentimenti di ansia, stress e depressione. L’esercizio fisico regolare o il dedicarsi a un’attività piacevole, al contrario, favorisce la produzione di endorfine, neurotrasmettitori che promuovono il benessere e l’equilibrio emotivo. La mancata ricerca di nuovi stimoli, nella propria vita, può influire anche sulla funzione cognitiva, inclusa la concentrazione, la memoria e la capacità di apprendimento. È importante, pertanto, cercare di incorporare attività fisica regolare e costante ricerca di nuovi stimoli nella routine quotidiana, per contrastare gli effetti negativi della pigrizia.

Come contrastare la pigrizia e recuperare la giusta motivazione

Contrastare la pigrizia può essere una sfida, ma ci sono diverse strategie che si possono adottare per superarla. Si può iniziare definendo obiettivi specifici e realistici per sé stessi. Avere un chiaro scopo e una direzione può aiutare a motivarsi ad agire invece di procrastinare.

È importante anche creare una routine giornaliera o settimanale, che includa tempo dedicato alle attività che si vuole svolgere. Avere una struttura ben definita può supportare nel superare la tentazione di rimandare le cose. È poi consigliabile suddividere le attività in compiti più piccoli. Le grandi imprese possono sembrare scoraggianti e indurre l’immobilità, scomporle in compiti più gestibili e concentrarsi su un passo alla volta può essere di grande aiuto.

È fondamentale ridurre al minimo le distrazioni che possono distogliere dai propri obiettivi, ad esempio, spegnendo le notifiche del telefono o limitando l’accesso ai social media mentre si lavora su un compito importante. È bene trovare, poi, qualcuno con cui condividere i propri obiettivi: avendo qualcuno che sostiene e controlla i propri progressi, si sarà più motivati a rimanere attivi.

Va ricordato, infine, che superare la propria demotivazione richiede impegno e costanza: occorre essere pazienti con sé stessi e persistere nei propri sforzi.