Riscaldatore di tabacco vs Sigaretta Elettronica: apparentemente simili ma molto diversi tra loro
| ARTICOLO SPONSORIZZATO

Riscaldatore di tabacco vs Sigaretta Elettronica: apparentemente simili ma molto diversi tra loro

8 agosto 2023 | 17:54


In questo approfondimento vediamo quali sono le caratteristiche distintive di entrambi


REGGIO EMILIA – Quando si parla di alternative al fumo tradizionale, si fa quasi sempre riferimento a due prodotti in particolare: la sigaretta elettronica (e-cig) e i dispositivi a tabacco scaldato (THP o HTP). Dal punto di vista tecnologico e funzionale hanno ben poco in comune; ciò nonostante, perlopiù a causa dell’utilizzo di definizioni commerciali imprecise e fuorvianti, in molti li considerano prodotti affini o simili. In realtà non è così, in virtù delle sostanziali differenze che intercorrono tra le due tipologie di device. In questo approfondimento vediamo quali sono le caratteristiche distintive di entrambi.

Riscaldatore di tabacco: cos’è e come funziona

È un dispositivo elettronico indicato, a livello commerciale, come THP (Tobacco Heating Product, “prodotto scalda tabacco”) oppure HTP (Heated Tobacco Product, “prodotto a tabacco scaldato”).

I riscaldatori sono alimentati da una batteria (solitamente agli ioni di litio); al loro interno va inserito, in un apposito slot, uno stick monouso. Questi contiene una miscela di tabacco, che può essere aromatizzato con fragranze mentolate o fruttate. Il sistema di riscaldamento del dispositivo sviluppa temperature comprese tra i 250° e i 270°, che consentono di estrapolare dalla miscela un vapore di tabacco, contenente nicotina ma privo di residui o particelle solide. A differenza delle tradizionali sigarette, quindi, non viene innescato il processo di combustione; le temperature raggiunte da un THP, infatti, per quanto elevate, sono di molto inferiori a quelle necessarie per la completa combustione del tabacco (che inizia a 500°). Inoltre, l’erogazione del calore è modulata mediante apposite tecnologie di controllo (software e sensori).

Il processo di riscaldamento viene implementato, nella maggior parte dei modelli disponibili in commercio, mediante due diverse tecnologie:

  • nei sistemi di tipo resistivo è presente un elemento (resistore), realizzato in materiale conduttore. Quando questi viene attraversato dalla corrente elettrica, oppone una parziale resistenza; ciò comporta lo sviluppo di calore, mediante il quale il dispositivo scalda il tabacco;
  • nei sistemi di tipo induttivo viene invece sfruttato il principio del riscaldamento a induzione (“Induction Heating Technology”). La corrente elettrica passa attraverso una bobina metallica, avvolta attorno alla camera di riscaldamento cui viene inserito lo stick di tabacco, creando così un piccolo campo elettromagnetico che, a sua volta, determina un aumento della temperatura all’interno della camera di riscaldamento. Nei THP che sfruttano questo tipo di tecnologia, il calore si propaga in maniera uniforme dall’esterno verso l’interno.

Tra i dispositivi dotati di tecnologia a induzione figurano i prodotti a tabacco scaldato commercializzati da BAT Italia con il marchio glo™; nello specifico, utilizzano una tecnologia brevettata (Advanced Heat Technology), abbinata alla possibilità di scegliere tra due diverse modalità di riscaldamento. Nei device ultima generazione, l’attivazione è gestita da due tasti separati, per una maggiore facilità di utilizzo; i prodotti a marchio glo™, inoltre, consentono di accedere ad un ampio programma di loyalty, gestibile anche tramite l’app – “House of gloers– lanciata di recente.

Sigaretta elettronica: le caratteristiche fondamentali

A discapito della denominazione, ormai ampiamente diffusa anche a livello commerciale, le e-cig hanno ben poco in comune con le sigarette tradizionali. I motivi sono due:

  • non contengono tabacco, in nessuna forma;
  • sono dispositivi elettronici di vaporizzazione.

Pertanto, oltre a non essere assimilabili ai prodotti tradizionali, risultano molto diverse anche dai THP. Le e-cig sono dotate di un atomizzatore interno (cleromizzatore), alimentato da una batteria, e di un piccolo serbatoio contenente una soluzione liquida. Questa viene prima riscaldata e poi vaporizzata, così da ottenere un aerosol in cui sono presenti quantità variabili di nicotina nonché altre sostanze – glicerina vegetale o glicole propilenico – e aromi.

Le sigarette elettroniche attualmente in commercio possono essere suddivise in due categorie principali: quelle “a sistema aperto”, che consentono di rabboccare il liquido di ricarica autonomamente ogni qual volta è necessario (o, semplicemente, si vuole utilizzare una soluzione con una fragranza diversa) e quelle “a sistema chiuso”, che sfruttano una cartuccia usa e getta, da rimuovere interamente al termine di ogni utilizzo.

Powered by glo™