La gigante della danza contemporanea si confronta con “In C” di Terry Riley, eseguita dal vivo: venerdì alle 20.30 per la chiusura della stagione
REGGIO EMILIA – Una gigante della danza contemporanea e un gigante della musica minimalista nell’ultimo appuntamento della Stagione di Danza della Fondazione I Teatri venerdì 5 maggio 2023, ore 20.30 al Teatro Municipale Valli di Reggio Emilia. La grande coreografa tedesca Sasha Waltz, con la sua Compagnia Sasha Waltz & Guests, si confronta con In C del compositore statunitense Terry Riley, eseguito dal vivo da Ensemble Casella del Conservatorio de L’Aquila.
Considerato il primo pezzo di musica minimalista (1964) e una pietra miliare della storia della musica, il brano ha rappresentato per Waltz e la sua compagnia il materiale di partenza per sviluppare – eravamo in piena pandemia – una struttura coreografica variabile e potenzialmente infinita, caratterizzata da colori sfumati e avvolgenti e in grado di ipnotizzare lo spettatore.
“In C” è un processo sperimentale in continua evoluzione, che ancora una volta riconcepisce e perfeziona l’approccio storico di Sasha Waltz & Guests e il dialogo tra danza, musica e spazio, sia in digitale che nella vita reale. Allo stesso tempo, esplora il potenziale della produzione artistica flessibile in tempi di pandemia e dello scambio artistico, anche al di là dei confini nazionali. Ad esempio, le singole frasi di movimento sono state registrate come video tutorial, il che consente ai ballerini di imparare il materiale coreografico in modo digitale e a distanza.
Spiega la stessa Sasha Waltz che la partitura di “In C” è composta da cinquantatré frasi musicali e si legge come un’indicazione scenica per i musicisti.
“Mi attraeva il pensiero di tradurre queste istruzioni dettagliate in danza attraverso un’esplorazione coreografica della musica. Il risultato è un sistema sperimentale di cinquantatré figure coreografiche per un’improvvisazione strutturata con regole e leggi chiare. La durata del brano rimane variabile, così come il numero di musicisti e danzatori. “In C” è anche una partitura molto democratica, perché lascia libertà al singolo danzatore all’interno dell’ensemble: è un’opera che parla dell’essere parte di un gruppo come individuo piuttosto che essere individuo all’interno di un gruppo. “In C” è un sistema dinamico e modulare che rimane adattabile in tempi di pandemia. È una sfida entusiasmante poterne sviluppare tante varianti e formati diversi in futuro, sia per i ballerini professionisti che, a lungo termine, per i bambini e i dilettanti”.