Mercoledì e giovedì, alle 20.30, va in scena lo spettacolo che inaugura la stagione di prosa
REGGIO EMILIA – Mercoledì e giovedì, alle 20.30, va in scena, al Teatro Ariosto di Reggio Emilia, “Antigone e i suoi fratelli”, con la regia di Gabriele Vacis, spettacolo che inaugura la stagione di Prosa della Fondazione I Teatri. Si tratta di una riscrittura de “Le Fenicie” di Euripide e “Antigone” di Sofocle, cui si aggiungono interventi originali delle attrici e attori della compagnia P(o)EM, sulla scena.
“Antigone e i suoi fratelli” fa parte della Trilogia della guerra della compagnia P(o)EM, serie di lavori dedicati a testi teatrali antichi, di cui fanno parte anche “Prometeo” e “Sette a Tebe”, entrambi da Eschilo. Lo spettacolo “Antigone e i suoi fratelli” mette in scena questo personaggio femminile, attraverso due tragedie: “Le Fenicie” di Euripide e “Antigone” di Sofocle. A queste si alternano interventi pensati e scritti dalle attrici e attori in scena, che sottolineano in maniera puntuale la contemporaneità dei temi proposti dai testi classici.
“Ascoltateli bene, perché le questioni che pongono sono enormi”, scrive il regista Gabriele Vacis, “Si interrogano sul senso delle cose, sul futuro come promessa o come minaccia e su come occupare il tempo che hanno a disposizione. […] molti di loro, non tutti ovviamente, hanno una mostruosa fame di senso. Fame di obiettivi che li costringono a divorare il mondo. Fame di rischio”.
Gabriele Vacis è il regista dello spettacolo. Regista, drammaturgo, docente, sceneggiatore e documentarista italiano, è stato uno dei creatori del teatro di narrazione, che vede nel narratore, senza orpelli, nello spazio vuoto, il fulcro dello spettacolo, ed è ideatore della Schiera, tecnica di formazione e allenamento dell’attore.
Giovedì alle 17, al Teatro Ariosto, si terrà un incontro con attrici e attori della compagnia P(o)EM: una collaborazione tra Fondazione I Teatri, Supercultura, percorso di progettazione di Comune, Fondazione Palazzo Magnani e Laboratorio Aperto dei Chiostri di San Pietro, e Teatro dell’Orsa. Ingresso libero (anche a chi non ha il biglietto per lo spettacolo).