Sabato 2 e domenica 3 ottobre (ore 18.30) nell’ambito del Festival Aperto, in collaborazione con il Festival Dinamico
REGGIO EMILIA – Uno spettacolo incredibile, una ballata circense post-apocalittica, a 360 gradi, su una gru da cantiere. Musica live, contorsioni, movimenti di gru, volteggio e trapezio nel mezzo del Parco del Popolo: la gru si chiama Marguerite, ed è al centro dello spettacolo Marée noire che la compagnia La Burrasca mette in scena sabato 2 e domenica 3 ottobre (ore 18.30) nell’ambito del Festival Aperto, in collaborazione con il Festival Dinamico.
Marguerite, perché nel porto di Brest le gru hanno un nome proprio e una propria storia. La nostra Marguerite è una macchina brutale, fredda e aggressiva, capace però di sollevare le artiste dal peso del mondo, facendole danzare con grazia in equilibrio nel cielo.
Loro, quattro donne (una musicista, una contorsionista e due trapeziste), si ritrovano in un futuro messo a soqquadro. La gru resta emblema di una maestosa sopravvivenza. Le donne tentano di aggrapparsi alla vita come i resti di una Marea Nera arenata su una spiaggia.
In uno scenario apocalittico, si interrogano sull’avvenire, vive, furiose, tentano di svincolarsi dalle loro catene per poter essere libere di immaginare un altro mondo possibile.