Sabato 1 e domenica 2 febbraio al Teatro Ariosto l’opera musicale la cui genesi è dolorosamente intrecciata alla persecuzione degli ebrei
REGGIO EMILIA – Brundibàr, opera per ragazzi e famiglie, è una produzione della Fondazione I Teatri che ritorna in scena al Teatro Ariosto di Reggio Emilia sabato 1 febbraio (ore 18.00), con replica domenica 2 febbraio, ore 16, nell’ambito delle celebrazioni della Giornata della Memoria. Altre due repliche andranno in scena in orario mattutino per il pubblico delle scuole. Si tratta di una fiaba in musica a lieto fine, la cui genesi però è dolorosamente intrecciata alla persecuzione degli ebrei e all’Olocausto.
Lo spettacolo, in collaborazione con Istoreco, che ha debuttato nel 2023 viene riproposto con la partecipazione del Coro delle Voci Bianche della Fondazione I Teatri, diretto da Costanza Gallo, l’Ensemble Icarus, diretto da Mimma Campanale, regia, ideazione scenica e dei costumi, regia video Barbara Roganti. Introduzione di Matthias Durchfeld di Istoreco.
La prima versione di Brundibár venne scritta infatti da Hans Krása e Adolf Hoffmeister nel 1938 in occasione di un concorso indetto dal governo della Cecoslovacchia. Il concorso venne poi annullato ma nel 1941 iniziarono comunque le prove nell’orfanotrofio ebraico di Praga dove andò in scena nel 1942. Nel frattempo però sia Krása che lo scenografo che aveva lavorato alle prove, Frantisek Zelenka, erano stati deportati nel campo di concentramento di Terezīn, vicino a Praga, seguiti a breve da quasi tutti i membri del coro ed il personale dell’orfanotrofio.
Krása decise nonostante tutto di continuare le prove, riuscì a ricostruire a memoria l’intera partitura adattandola agli strumenti disponibili nel campo e nel settembre 1943 l’opera andò in scena nel campo di concentramento. Oltre cinquanta furono le repliche ma molti dei protagonisti, compreso Krása, vennero di lì a poco deportati ad Auschwitz dove trovarono la morte.
La trama vede Aninka e Pepicek che decidono di andare a cantare e ballare nella piazza del mercato per guadagnare qualche soldo per comprare il latte alla madre malata. Ostacola i loro piani però Brundibár, malvagio suonatore di organetto aiutato dai venditori ambulanti e da un poliziotto. Con l’aiuto di un gatto, un cane, un passerotto e i bambini del paese, i due coraggiosi ragazzi riusciranno a cacciare Brundibár e a portare alla mamma il latte necessario per curarsi.