NOVELLARA (Reggio Emilia) – Lavoro, salute e l’Ilva di Taranto. Di questi temi parla “Capatosta” scritto da Gaetano Colella, con Gaetano Colella e Andrea Simonetti e regia di Enrico Messina che va in scena stasera alle ore 21 al teatro Tagliavini. Lo spettacolo ha vinto il bando Storie di Lavoro 2015. Siamo nello stabilimento più grande d’Europa, l’Ilva. Siamo in uno dei tanti reparti giganteschi della fabbrica, Acciaieria 1 reparto RH.
Due operai sul posto di lavoro. Il primo è un veterano, venti anni di servizio alle spalle e un carattere prepotente, di chi si è lavorato la vita ai fianchi e il poco che ha lo difende coi denti, compreso il suo piccolo desiderio: fuggire da Taranto, coi suoi figli, per non tornarci più. Il secondo è una matricola, un giovane di 25 anni appena assunto nello stabilimento. In questo stabilimento dal 1962 ci sono generazioni di operai che si avvicendano, si confrontano, si scontrano e si uniscono. I padri hanno fatto posto ai figli e ai nipoti senza che nulla sia intervenuto a modificare questo flusso di forza lavoro.