Al Teatro Cavallerizza sabato alle 20.30 e domenica alle 16
REGGIO EMILIA – Sguardo ironico e potente, figura profondamente impegnata, che ama infrangere codici, interrogare il pubblico, aguzzare l’ingegno: Maguy Marin porta al Teatro Cavallerizza (sabato alle 20.30 e domenica alle 16), in prima italiana, la creazione “Deux mille vingt trois”, tra gli appuntamenti clou del Reggio Parma Festival, che all’icona della danza contemporanea dedica un intero progetto dal titolo “La passione dei possibili”, e anche del festival Aperto, nel cui cartellone lo spettacolo è inserito.
Per questa sua ultima creazione, fresca di debutto mondiale a Lione, Maguy Marin scandaglia, come sempre, i difetti dell’animo umano. Tesse un arazzo di frammenti, ritmi, timbri, flussi, suoni, azioni e gesti basati su una serie di scritti filosofici che denunciano i meccanismi di sottomissione. L’idea è quella di comporre, scomporre e ricomporre azioni e situazioni, immagini ed emozioni per creare echi, frammenti di significato che si scontrano per formare un singolare caleidoscopio.
Nel diluvio di immagini in cui veniamo inclusi prima ancora di accorgercene, siamo messi alla prova come macchine e oggetti di uso quotidiano, in tutti i settori della vita economica e sociale. I nostri corpi sono diventati oggetti da sorvegliare, che possono essere filmati e registrati. Se il fallimento dei movimenti politici del XX secolo li ha trasformati in oggetti estetici, i recenti movimenti di liberazione mostrano che è ancora vivo un vento di rivolta capace di scacciare chi è costretto al silenzio della miseria.
Nelle Sale del Ridotto del Teatro Valli si terrà la mostra fotografica di Piero Tauro “Maguy Marin: diario sulle condizioni umane”. Ci sarà anche un servizio di navetta gratuito da e per Parma in partenza domenica 19 novembre per assistere allo spettacolo di Reggio Emilia