Festival Aperto, alla Cavallerizza il Pierrot Lunaire  di Schoenberg

Date Evento
Dal 7 ottobre al 9 ottobre
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Ingresso
EVENTO A PAGAMENTO

Evento concluso

Mercoledì 5 ottobre, alle 20.30, al Teatro Cavallerizza, nell’ambito del Festival Aperto, Cristina Zavalloni voce, con Mdi ensemble, Marco Angius direttore

Festival Aperto, alla Cavallerizza il Pierrot Lunaire  di Schoenberg

REGGIO EMILIA – La misura dell’influenza di Pierrot Lunaire sulla musica dell’ultimo secolo è semplicemente incalcolabile. In una manciata di mesi, tra il 1912 e il 1913, la prima di Pierrot Lunaire di Schoenberg e quella della Sagra della Primavera di Stravinskij sanciscono la nascita della musica moderna, le sue interne rotture, alfa e omega di una vicenda complicata e avvincente, che prosegue ancora oggi.

Pierrot Lunaire presenta d’un colpo innovazioni epocali: il superamento del sistema tonale, l’invenzione del canto parlato (Sprechstimme), un suono d’ensemble per timbri strumentali isolati (la tradizione tendeva al loro impasto), un rimescolamento di generi ed espressioni tra Lied e teatro, musica cameristica e cabaret, contemplazione e azione, ironia e allucinazione. Per non parlare dei ritrovati formali e del ritorno a una visione contrappuntistica ripensata. Le tre parti del lavoro mostrano ciascuna una propria dominante musical drammaturgica: ironico-satirica la prima, macabra la seconda, malinconica la terza.

Nel 2009 Sylvano Bussotti scrive Arlequin poupi per Mdi ensemble, come pezzo da affiancare al Pierrot Lunaire in concerto. E in dialogo con il lavoro schoenberghiano esso è concepito: stesso organico (meno la voce) e spirito ironico accentuato. In seguito l’ensemble ha scelto altre due brevi composizioni di Bussotti, a scandire le tre parti del Pierrot.

Pierrot Lunaire è anche punto di riferimento per la creazione del nuovo lavoro di teatro musicale Pierrot Redux, di Massimiliano Viel, che andrà in scena in prima assoluta – commissione del Festival Aperto – venerdì 7 ottobre ore 20.30 e domenica 9 ottobre ore 18 – con l’impianto visivo di Filippo Andreatta.