Festival aperto, arriva Moeder

Date Evento
Dal 15 ottobre al 16 ottobre
Date Evento
Ingresso

Evento concluso

Festival aperto, arriva Moeder

REGGIO EMILIA – Inquietante, forte, eppure stranamente familiare, così è Moeder (madre), seconda parte della trilogia iniziata con Vader, che la Compagnia belga Peeping Tom porta in prima italiana al festival Aperto di Reggio Emilia e in stagione al Teatro Ariosto (sabato alle 20.30 – in abbonamento – e domenica alle 18 – fuori abbonamento)

La compagnia belga Peeping Tom è senza dubbio uno dei gruppi di spicco del panorama della danza contempoeranea internazionale, essendo riuscita in modo magistrale e significante, negli anni, a coniugare indelebilmente la danza con il teatro, conferendo a questi due linguaggi una nobiltà di accenti che negli spettacoli di Franck Chartier e Gabriela Carrizo, fondatori dell’ensemble, riescono ad amalgamarsi sempre con grande e profonda capacità espressiva.

Non appena sale il sipario su Moeder, regia di Gabriela Carrizo, il pubblico precipita in un mondo di incertezza, nel quale le identità stabili e le topografie che orientano i nostri movimenti e le nostre percezioni risultano sospesi. Dove siamo, esattamente? A un funerale, o alla sua rievocazione in studio di registrazione? O da tutt’altra parte, come nella cella di una stazione di polizia? Nello strano mondo di Moeder tutte queste possibilità coesistono.

E, fra queste immagini, chi è la madre? C’è? O piuttosto, ancor più che meramente assente, ella è l’assenza stessa che gli interpreti tentano di evocare alla presenza per mezzo del movimento, del suono, della danza, del discorso articolato e inarticolato? Lungi dall’essere personaggio principale, la madre abita il margine dell’indecisione.
Moeder è un lavoro sulla memoria che esplora i modi in cui il tessuto di una vita si compone collettivamente come un mosaico o un reticolo. Lo spettacolo avvicina il magazzino della memoria – la combinazione e progressione di eventi che definisce chi siamo – non come un museo del sé, ma come un laboratorio i cui tecnici sono archeologi che scavano nel passato, oppure sono testimoni interrogati in un’indagine in corso i cui dettagli restano loro ignoti, oppure sono gli attori di un dramma.

Peeping Tom esplora tema e figura centrale, la memoria e la madre, con la stessa tenerezza e lo stesso occhio sardonico presenti in tutte le sue produzioni. Moeder è al contempo divertente e misterioso, vi riconosciamo la fascinazione che ci dà la sensazione che il mondo sia troppo per noi, lo sguardo divertito ai nostri tentativi vacillanti di adattarlo alle nostre nozioni.