Mercoledì 15 novembre, ore 20.30, al Teatro Cavallerizza
REGGIO EMILIA – Il pianista Emanuele Arciuli al Festival Aperto mercoledì 15 novembre, ore 20.30, Teatro Cavallerizza, presenta il ciclo delle 36 variazioni su ‘El pueblo unido jamàs será vencido’; che attraversano tutti gli stili e le scritture del Novecento, dal minimalismo all’atonalità, dal neoromanticismo al jazz.
Frederic Rzewski, The People United Will Never Be Defeated!, 36 variazioni per pianoforte (1976): questo notissimo trascinante inno al cambiamento sociale, circolava da tempo per le strade di Santiago nel Cile di Salvador Allende, quando il compositore e attivista Sergio Ortega, dandogli una veste musicale compiuta, gli guadagnò un posto d’onore nel movimento musicale poetico e politico della Nueva Canción Chilena, grazie all’esecuzione del gruppo Quilapayún – era il giugno del 1973.
Tre mesi dopo il generale Pinochet rovesciava il governo di Unidad Popular con un golpe sanguinoso che gettava il Cile in un’orrenda dittatura militare. Era settembre e un altro gruppo cileno, gli Inti-Illimani, veniva sorpreso da quei fatti mentre si trovava in Italia, dove si stabilì in esilio. Furono loro a far conoscere al resto del mondo El pueblo unido, simbolo della lotta cilena e da allora canto internazionale caro a tutti gli oppressi.
Frederic Rzewski, compositore statunitense, progressista, amico di Ortega, pone il tema del canto a fondamento di un’architettura complessa, per struttura stile e scrittura, di 36 variazioni. Un’opera di circa un’ora affine alle Variazioni Goldberg di Bach e delle Diabelli di Beethoven, che porta un grido di emancipazione popolare nelle sale da concerto.