Lo spettacolo è in scena venerdì 28 ottobre alle 20.30 al Teatro Ariosto
REGGIO EMILIA – Quattro musicisti eclettici, caratterizzati da forti personalità e da stili musicali molto diversi, che spaziano in un caleidoscopico mix di suoni, ritmi e colori: è questo Giornale di Bordo (Antonello Salis, Gavino Murgia, Paolo Angeli, Hamid Drake), in scena venerdì 28 ottobre alle 20.30 al Teatro Ariosto di Reggio Emilia, nell’ambito del Festival Aperto,
Giornale di Bordo è nato in Sardegna sotto forma di progetto speciale, in occasione di un prestigioso premio alla carriera dedicato ad Antonello Salis, fisarmonica, voce, pianoforte e tastiere, cui si affianca Gavino Murgia ai sassofoni, ai flauti e alla voce, Paolo Angeli alla chitarra sarda preparata e voce, e alla batteria il musicista afroamericano Hamid Drake. I componenti, ognuno dei quali ha alle spalle una carriera professionale a livelli internazionali, avevano già negli anni attivato collaborazioni tra loro in duo, ma è Giornale di Bordo a concretizzare la formazione in un quartetto, in cui non esiste un vero “leader”: tutti lo sono paritariamente.
La musica di Giornale di Bordo è il frutto di un inarrestabile flusso di idee scaturite dall’estro dei componenti del gruppo. È aperta e libera, in essa risuonano echi ancestrali e proiezioni futuribili, frammenti di storie lontane, colori multietnici; in essa ognuno può trovare degli stimoli o imbattersi in pietre preziose personali. Nei concerti si possono riconoscere diversi temi noti ma sempre contestualizzati in un discorso dettato dall’ispirazione e dalla creatività dei musicisti.