Festival Quartetto d’Archi al via a Reggio Emilia

Date Evento
Dal 3 giugno al 4 giugno
Dalle 21
Date Evento
Ingresso

Evento concluso

Festival Quartetto d’Archi al via a Reggio Emilia

REGGIO EMILIA – I Solisti della Mahler Chamber Orchestra inaugurano mercoledì alle 21, al Teatro Cavallerizza, il Festival del Quartetto d’Archi, che fino al 12 giugno – a cura di Fondazione I Teatri, responsabile artistico Lorenzo Fasolo – propone concerti, incontri e masterclass. Il centro sono i quartetti italiani e internazionali, ma solisti d’eccezione e formazioni differenti (tra cui un duo, un trio, un ottetto) arricchiscono il programma e offorno altri spunti di ascolto e di approfondimento.

Il programma del festival

I musicisti che apriranno il festival sono Jerome Comte clarinetto, Chiara Santi fagotto, Peter Erdei corno Daniel Rowland violino, Christian Heubes violino, Béatrice Muthelet viola, Christophe Morin violoncello, Amerigo Bernardi, contrabbasso. Eseguiranno un programma che comprende Anton Webern, Langsamer Satz, Wolfgang Amadeus Mozart, Adagio e Fuga in do minore K 546 e Franz Schubert, Ottetto in fa maggiore D 803.

Membri della Mahler Chamber Orchestra, che pochissimi giorni fa ha chiuso la Stagione dei Concerti al Teatro Valli, diretta da Daniele Gatti, i musicisti, in aggiunta ai concerti orchestrali, si uniscono regolarmente per formare ensemble da camera in varie configurazioni per intensificare l’intesa musicale e sperimentare nuovi repertori e forme di concerto.

Anche il programma, oltre agli interpreti, propone spunti interessanti allo spettatore, a partire da “Langsamer Satz”, un quartetto scritto dal Webern ventiduenne nel 1905, un “movimento lento” pieno di passione, che rievoca una giornata idillica con la sua fidanzata.

Trovato rifugio dalle tempeste quotidiane in un nuovo appartamento con giardino alla periferia di Vienna, Mozart, nel 1788, rimette mano alla Fuga in do minore, originariamente scritta per due pianoforti e la riadatta per quartetto d’archi. E aggiunge alla Fuga, quasi a mo’ di preludio, un Adagio di straordinaria densità espressiva, tanto che i primi commentatori non gli risparmiarono iperbolici attributi: “immensa”, “sublime”.

Infine la freschezza classicheggiante dell’Ottetto in fa maggiore D 803 per fiati ed archi di Schubert, il compositore guida di questa edizione del Festival: secondo il musicologo inglese Maurice Brown, che ha collaborato alla pubblicazione del catalogo tematico di Schubert, diversi studiosi hanno sottolineato il fatto che l’Ottetto «riassume lo spirito della Vienna Biedermeier, con la musica delle sue strade, dei suoi Caffehäuser, dei suoi teatri, del suo Prater, delle sue sale da ballo».

Biglietti e abbonamenti e tutto il programma su www.iteatri.re.it