Domenica alle 16 al Teatro Ariosto: lo spettacolo sarà proposto anche con un’audiodescrizione per rendere l’evento accessibile anche a persone ipovedenti
REGGIO EMILIA – Nella sua ricerca costante di linguaggi contemporanei, il Festival Aperto porta domenica alle 16, al Teatro Ariosto, lo spettacolo “Firmamento” della compagnia di danza La Veronal, diretta dal coreografo catalano Marcos Morau.
Pensato per un pubblico di millenials, è però capace di rapire spettatori di ogni età, grazie al suo porsi a metà strada tra cinema, teatro e danza, e al suo ritmo incessante, ai costumi, alle luci e alle video-animazioni. In “Firmamento” sei interpreti si muovono in una dimensione onirica, siamo nell’ambito dell’immaginazione allo stato puro e non è possibile trovare qualsivoglia filo logico.
In “Firmamento”, un mondo finisce e un altro sta per iniziare. Più o meno quel che accade quando siamo adolescenti: facciamo fatica a lasciare andare l’infanzia, ma allo stesso tempo desideriamo l’età adulta.
Firmamento ci porta davanti a un labirinto in cui tutto, o quasi tutto, sembra possibile. Dove è la via d’uscita? Cosa è reale e cosa è fantasia? Che differenza c’è tra bugia e speranza? Che modo ci sarà dietro a questa porta? Movimenti sincopati, circo, un pupazzo manovrato a vista dai danzatori, l’opera vuole essere il riflesso di un sogno ricorrente, in cui non esistono limiti di percezione e il metaverso e la realtà tangibile convergono in un nuovo mondo inquietante, un’incredibile tensione tra realtà diverse che cerca di porsi come uno dei lavori più plastici della compagnia.
Lo spettacolo sarà proposto anche ad un gruppo di persone con disabilità, grazie ad una collaborazione che si ripete tra Festival Aperto, Festival Oriente Occidente, FOG Performing Arts Festival e Equilibrio, realtà che si sono unite per rendere gli eventi il più possibile accessibili a pubblici con disabilità. Prima dello spettacolo ci sarà un tour tattile sulla scena, per permettere alle persone con disabilità, cieche o ipovedenti di comprendere lo spazio in cui si svilupperà lo spettacolo, che poi sarà loro raccontato in diretta e in cuffia con un’audiodescrizione curata dalla dramaturg Camilla Guarino e dall’artista Giuseppe Comuniello.