REGGIO EMILIA – Due grandi classici della danza, “La Sagra della Primavera” e “Bolero”, saranno interpretati dalla MMContemporary Dance Company nella rassegna della Fonderia 39 “Fall in dance” domani alle 20.30.
Le Sacre è ispirato ad una antica leggenda slava. Secondo il mito, ad ogni primavera una vergine doveva essere ritualmente sacrificata, affinché la terra potesse rifiorire. Nella propria interpretazione del Sacre, il coreografo Enrico Morelli si accosta con profondo rispetto a questa partitura, che ha ispirato i più grandi coreografi del ‘900. Nell’allestimento che ne risulta, si rispecchia l’affannoso dinamismo del nostro tempo. Per combattere antiche e nuove paure, ed esorcizzare il male di vivere che accompagna il presente, ogni occasione è buona per individuare un capro espiatorio, un corpo da sacrificare; soltanto con il rispetto dell’altro, del suo corpo, si esce dal buio dell’homo homini lupus.
Nella versione del coreografo Michele Merola, Bolero viene raccontato come una non-storia, fantastica ma possibile, comunque pertinente al mondo reale. Sarà una simbiosi musica-danza in cui i personaggi “indosseranno” ritmicamente, i vari strumenti dell’orchestra. Bolero diventa per noi metafora della nostra esistenza, stretta nei doppi binari che ciascuno sperimenta nel corso della propria vita, fra contrasto e dialogo. seduzione e disinganno, sospesa e sconcerto. CARMEN sweet! Coreografie di Emanuele Soavi Musiche: Bizet, Los Panchos Danzatori: Paolo Lauri, Giovanni Napoli, Enrico Morelli, Nicola Stasi, Fabiana Lonardo, Stefania Figliossi, Lorenza Vicidomini. Ricoperti di polvere, confusi nei loro vizi, un gruppo di istrioni inscenano sulla piazza “metafisica” del palco la passione di Carmen. Saracstici nei loro gesti e movimenti, questi commedianti tentano di far evitare lo scontro tra Don Josè e il Toreador, mentre Michaela sola nell’ombra va nascondendosi fuori e dentro cercando di rubarne invano i loro cuori e attenzioni.