REGGIO EMILIA – Un commovente testo di Claudio Fava, messo in scena da Alessandro Gassman, che racconta l’appassionante storia d’amore tra Alda Merini, donna complessa dal carattere malinconico e un giovane, paziente anche lui dell’ospedale psichiatrico in cui la donna era ricoverata. “La pazza della porta accanto” debutta in prima nazionale al Teatro Municipale Romolo Valli martedì 17 e mercoledì 18 novembre (ore 20.30), dando il via alla Stagione di Prosa della Fondazione I Teatri.
A dare voce e volto alla “poetessa dei Navigli” e ai suoi emozionanti versi, Anna Foglietta che, affiancata da un folto e affiatato gruppo di attori, si cala con intensità nei panni della giovane, in profondo conflitto con un mondo che non la comprende e di cui non accetta le etichettature.
Gassmann, alla sua decima regìa, immagina un impianto scenico che ripropone la claustrofobia di un reparto psichiatrico e che permette di interagire con la visionaria immaginazione della protagonista, che in scena sarà affiancata da nove tra attrici e attori.
“Questa pièce non è il girone dei matti – scrive Fava – è l’incontro imprevisto, irriproducibile, tra la follia e la poesia. Alda Merini entrò per la prima volta in manicomio nel 1965e vi restò, per periodi alterni, quasi vent’anni”.
Ad Alda Merini, come a tanti pazienti, tutto verrà fatto, tutto verrà negato, tolto, inflitto. Ma lei non si rassegnerà, trattenendo sulle cose che le accadono uno sguardo avido, curioso, impietoso. La sua forza è la poesia: o meglio, la congiunzione tra follia e poesia. Finché un giorno aprono i cancelli del manicomio. E non ci sono più i matti.