I duellanti di Conrad al Valli con Alessio Boni

Date Evento
Dal 11 marzo al 13 marzo
Date Evento
Ingresso

Evento concluso

I duellanti di Conrad al Valli con Alessio Boni

REGGIO EMILIA – I Duellanti – che andrà in scena venerdì 11, sabato 12 marzo (ore 20.30) e domenica 13 marzo (ore 15.30) al Teatro Valli per la Stagione di Prosa –  è un romanzo esemplare, scritto da uno dei più grandi autori europei di primo Novecento: Joseph Conrad, un polacco che, in inglese, racconta una sorprendente storia francese. Di più: napoleonica. L’affresco di un mondo, quello della cavalleria e degli eserciti ottocenteschi, che da lì a breve sarebbe stato spazzato via dalle nuovi armi e dalle nuove logiche militari del Novecento: l’introduzione di armi da fuoco a ripetizione e il super potere degli industriali nella gestione dei profitti di guerra avrebbero buttato all’aria antiche regole, l’etica militare e reso smisurati gli eccidi sui campi di battaglia.

I duellanti di Conrad, interpretati da Alessio Boni e da Marcello Prayer, che curano anche la drammaturgia con Roberto Aldorasi e Francesco Niccolini, si presentano come un’opera su di un mondo in rapida estinzione, e al tempo stesso come un capolavoro dell’assurdo: i fili della vita e del destino sfuggono di mano e sopravanzano ogni buon senso e prevedibilità.

I protagonisti della storia e eterni duellanti non appartengono a due schieramenti avversari, bensì allo stesso esercito: sono Ussari, ufficiali dell’Imperatore. Gabriel Florian Feraud, guascone irascibile, e Armand D’Hubert, irreprensibile uomo del nord, non sono solo i protagonisti di una misteriosa e inspiegabile controversia che aspetta di essere regolata col sangue, ma anche lo specchio del cambiamento che delinea il passaggio dal granitico uomo dell’Ottocento all’uomo più consapevole e, forse per questo, pieno di dubbi e incertezze che caratterizzerà il Novecento. La loro disputa, cominciata in modo indecifrabile, senza che le reali ragioni siano mai rese note, durerà oltre vent’anni e li vedrà diventare uomini, duello dopo duello, nel corso della loro carriera, senza che nessuno sappia i veri motivi di un odio così profondo da renderli nemici leggendari tra le fila delle truppe cui appartengono.

È la prima volta in assoluto che il racconto pubblicato da Conrad nel 1908 viene adattato per il teatro. È stato il cinema a portarlo alla ribalta nel 1977, con quel piccolo capolavoro che è il film di Ridley Scott con Keith Carradine e Harvey Keitel.

“Questa storia è un Fight Club ante litteram: uno scontro violento e inevitabile, desiderato, dove – in realtà – il tuo vero avversario non esiste – scrive Nicolini –  Anzi, molto peggio: sei tu. Come se, nel momento di iniziare il duello, quando sei spalla a spalla, e fai i tuoi passi per allontanarti, nel voltarti verso il tuo Feraud, vedessi te stesso. E di quel duello ne hai più bisogno dell’aria che respiri. Senza, sei morto.”