Il festival Aperto debutta con l’opera da camera di Perec

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Dal 23 settembre al 25 settembre
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Il festival Aperto debutta con l’opera da camera di Perec

REGGIO EMILIA – La richiesta di un aumento di stipendio – tema quantomai quotidiano – prende nella musica di Vittorio Montalti le forme musicali drammatiche accidentate di un congegno impersonale. Con Icarus Ensemble diretto da Yoichi Sugiyama, regìa scene e costumi Claudia Sorace. Prima assoluta della versione definitiva 23 e 25 settembre al Teatro Cavallerizza Reggio Emilia

Il festival Aperto della Fondazione I Teatri Reggio Emilia presenta l’opera da camera per un performer, due voci, ensemble ed elettronica “L’arte e la maniera di affrontare il proprio capo per chiedergli un aumento” di Vittorio Montalti, da Georges Perec (Teatro Cavallerizza, 23 settembre ore 20.30 e  25 settembre ore 18.00: prima assoluta della versione definitiva, nuovo allestimento della Fondazione I Teatri/Festival Aperto)

La richiesta di un aumento di stipendio – tema quantomai quotidiano – prende nella musica di Vittorio Montalti le forme musicali drammatiche accidentate di un congegno impersonale, come si annidasse nel luogo di lavoro il cosmico caos delle cose, che grottescamente tentiamo di domare: una conversazione, dunque, tra teatro, musica e narrativa contemporanea.

Un impiegato che chiede un aumento al proprio capo – situazione comunissima da cui scaturiscono mille interrogativi: Quando chiedere l’aumento? In che modo? Il capo sarà in ufficio? Mi riceverà? Sarà di buon umore? Ma anziché scegliere una possibilità, Perec decide di rappresentarle tutte, esaltando lo stato di permanente incertezza dell’impiegato risucchiato in una giostra che gira a vuoto, inconcludente e grottesca. Membro dell’Oulipo (Ouvroir de Littérature Potentielle) – con Raymond Queneau e Italo Calvino – Perec parte da un assunto tipico del gruppo: “colui che obbedisce a regole rigide e arbitrarie, ma a lui perfettamente note, è molto più libero di colui che si crede libero perché ignora le regole cui obbedisce”.

L’ottava edizione del Festival Aperto – a Reggio Emilia dal 17 settembre al 13 novembre 2016 – presenta un programma di musica, danza, teatro musicale, con escursioni nella videoarte e nell’installazione, con artisti da tutto il mondo di altissimo livello, e un filo tematico che si avvolge intorno al nostro pianeta. Fra “storie, geografie, persone; paesaggi mentali, culture, idee”, recita il progetto, “l’homo sapiens sapiens vive nella rete neuronale di questo cervello grande come un pianeta, le cui correnti elettriche scioccano o ammaliano, vivificano o uccidono”.