La danza esplosiva del collettivo (La) Horde al Valli

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Il 30 ottobre
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Evento concluso

Sabato alle 20.30 sul palco la protesta e la ribellione della generazione Z con Room with A View e Age of Content

La danza esplosiva del collettivo (La) Horde al Valli

REGGIO EMILIA – Il Festival Aperto punta i riflettori sul collettivo (LA)HORDE che dirige il Ballet National de Marseille sabato 26 ottobre, ore 20.30, al Teatro Municipale Valli. Il programma della serata accosta estratti di Age of Content, creazione che fonde danza e multimedia percorrendo l’intricato arazzo dell’identità, dei media e delle norme contemporanee, a Room With A View, del 2020, che mostra tutta la resilienza di una generazione impegnata a combattere contro il crollo di una civiltà.

In questa serata dal titolo Chronicles: Exercpts form the shows Room with A View e Age of content, l’iconica scena originale lascia lo spazio a una scena essenziale in cui la musica di RONE scolpisce ampi paesaggi elettronici che offre a un gruppo di danzatori. Un’esperienza electro-dance piena di riferimenti agli scultori italiani del Rinascimento, alla fantascienza e a Greta Thunberg, un gruppo di anarchici disperati che fa di tutto per sfidare i limiti. Con frammenti provenienti dal neo-circo e dal rave, nonché dall’universo della dance di strada e dei nightclub, il caos diventa improvvisamente qualcosa che assomiglia alla speranza. Un altro esempio di coreografia in cui (LA)HORDE mette in scena la protesta, la rivoluzione e la ribellione.

Age of Content è un esempio eclatante della danza post-internet di (LA)HORDE: poetica, post-punk e politicamente impegnata, ricca di influenze della moda, dei videogiochi e della club culture. Sedici danzatori del Ballet de Marseille si muovono in un videogioco: superano i filtri di Instagram, i balli di TikTok, l’arrapamento di OnlyFans e le acrobazie dei film d’azione. Intrappolati in un metaverso alternativo, a metà tra un hangar per aerei e un club, i danzatori si trovano faccia a faccia con potenziali versioni di loro stessi: i loro avatar. Questi individui, artificiali o meno, si scontrano, combattono, si difendono, fuggono, si abbracciano, desiderano e celebrano la vita.

Il titolo Age of Content è un gioco di parole sulla maggiore età in cui una persona è considerata legalmente competente per acconsentire ad atti sessuali. Ma fino a che punto abbiamo il controllo, il consenso, sulla nostra presenza fisica nel mondo virtuale?

Un’occasione per vedere, in un’unica serata, la danza, intrisa di questioni socio-politiche e di ricerca di identità, al centro dell’audace lavoro dei tre artisti Marine Brutti, Jonathan Debrouwer e Arthur Harel, componenti del collettivo (LA) HORDE, che tocca anche il cinema, la musica e la moda.