Mercoledì 17 alle 20.30: il programma si muove tra la Sinfonia n. 93 in re maggiore e la Sinfonia n. 104 in re maggiore London di Franz Joseph Haydn e il Concerto in la minore per violoncello e orchestra op. 129 di Robert Schumann
REGGIO EMILIA – L’ultimo concerto della Stagione della Fondazione I Teatri porta al Teatro Municipale Valli mercoledì 17 maggio, ore 20.30 Die Deutsche Kammerphilharmonie Bremen con la violoncellista Sol Gabetta. Il programma si muove tra la Sinfonia n. 93 in re maggiore e la Sinfonia n. 104 in re maggiore London di Franz Joseph Haydn e il Concerto in la minore per violoncello e orchestra op. 129 di Robert Schumann.
Nel 1791, alle soglie dei sessant’anni, Haydn si trasferisce per un periodo, accolto con entusiasmo, a Londra: nascono così le sue ultime dodici, grandi sinfonie, di cui questo programma presenta la prima (n. 93) e l’ultima (n. 104): chiarezza della forma, temi concisi e adatti all’elaborazione, ma anche un’arguzia e un senso umoristico che non ha forse eguali nella storia della musica.
Incastonato tra le due sinfonie, il concerto shumanniano, composto nel 1850, in un periodo di febbrile attività che vede la nascita anche della Terza sinfonia. Si tratta di una pagina di struggente intensità espressiva e dal perfetto equilibrio, che nulla lascia presagire dell’imminente crollo nervoso del compositore.
La Die Deutsche Kammerphilharmonie Bremen è attualmente considerata una delle più prestigiose formazioni orchestrali cameristiche del mondo capace di conquistare le platee con il suo stile musicale unico.
La violoncellista argentina Sol Gabetta unisce una grande carriera solistica alla passione per la musica da camera, frequentando il repertorio classico e romantico ma con un’apertura particolare alla musica del 900 e contemporanea. Sul podio della Deutsche Kammerphilharmonie Bremen, considerata una delle più prestigiose formazioni orchestrali cameristiche in attività, il suo direttore artistico Paavo Järvi, apprezzato musicista estone divenuto cittadino americano, già direttore dell’Orchestre de Paris.