La Libertà di Paolo Nori al teatro Asioli

Date Evento
Il 4 aprile
Dalle 20.30
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Ingresso
A PAGAMENTO

Evento concluso

Venerdì 4 aprile (ore 20.30) lo scrittore porta in scena uno spettacolo prodotto da Teatro Due, scritto da lui, accompagnato sul palcoscenico dalle musiche composte da Alessandro Nidi

La Libertà di Paolo Nori al teatro Asioli

CORREGGIO (Reggio Emilia) – Venerdì 4 aprile (ore 20.30) al Teatro Asioli di Correggio lo scrittore Paolo Nori porta in scena La libertà (primo episodio), uno spettacolo prodotto da Teatro Due, scritto dallo stesso Nori, accompagnato sul palcoscenico dalle musiche composte da Alessandro Nidi ed eseguite dal vivo da Alessandro Zezza con Andrea Coruzzi e Filippo Nidi.

Fare un discorso sulla Libertà che, partendo da un principio e passando poi da uno svolgimento, sia in grado di giungere ad una conclusione, che sia quindi in qualche modo finito, o definitivo, è lo stesso Paolo Nori a dircelo, non è possibile. Ecco perché il suo nuovo spettacolo, si intitola La libertà. Primo episodio: un primo tentativo, la prima tappa di un percorso possibile. Nel suo stile unico, Nori parla, racconta e si racconta, attraverso due figure straordinarie della letteratura russa, Daniil Charms e Iosif Brodskij, che con le loro opere e la loro vita hanno cantato e incarnato, forse, quell’idea di libertà che l’avvocato anarchico Pietro Gori aveva espresso così: “Nostra patria è il mondo intero, nostra legge la libertà”.

L’assunto da cui parte Nori è che, ad esempio, la teoria anarchica sia sostanzialmente basata sull’idea che l’essere umano sia buono, ed essendo un’idea difficilmente dimostrabile, l’unica possibilità di sostenerla è parlarne per esempi. Il discorso che lo scrittore parmigiano imposta riguardo alla libertà scorre sul filo della relazione tra noi e chi ci governa, anche se, dice Nori: “Io, invece che dai vari governi Pentapartito o monocolore che si dice si siano alternati alla guida del paese negli anni della mia adolescenza e della mia giovinezza, io, piuttosto che da loro, sono stato governato da Bulgakov, da Chlebnikov, da Charms, da Mandel’štam, da Blok, da Puškin, da Anna Achmatova, da Lev Tolstòj, da Gogol’, da Dostoevskij, da Victor Erofeev, da Iosif Brodskij, da Ivan Gončarov, e sono stato, a volte, per degli attimi, per dei giorni, per dei mesi, un suddito felice e riconoscente. È possibile, oggi, una cosa del genere? Vediamo”.

Scrittore e affabulatore raffinato, Nori è la voce più amata e originale degli autori russi in Italia; con la sua cadenza musicale e il suo personale sguardo, traspone sulla scena la poesia, la prosa, la vita degli autori amati, qui intimamente connessi alla sua città. Racconta quel che lo commuove, emoziona e coinvolge in un dialogo costante e intimo con i grandi russi: Achmatova, Tolstoj, Gogol’, Dostoevskij, Gončarov. Ma anche con anarchici come Vanzetti o Rostand, tutti votati alla pratica quotidiana della libertà, come Brodskij e Charms, capisaldi della letteratura russa. Tra immagini oniriche e parole materiche, Nori fa ridere e commuovere, tiene insieme Beckett e i contadini della bassa, per trovare il sacro più autentico: il quotidiano.